Il Tirreno

Livorno

L'anteprima nazionale

"Quando diventerai piccolo capirai", a Livorno la prima di Paolo Ruffini  del nuovo spettacolo"Il baby sitter"

di Claudio Marmugi
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L'intervista all' attore e regista livornese: «L’infanzia è un territorio meraviglioso, ascoltare i bambini ti rende il mondo più bello"

27 maggio 2024
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LIVORNO “Quando diventerai piccolo capirai”. È questo il sottotitolo (che dice tutto) del nuovo spettacolo di Paolino Ruffini “Il babysitter”, che debutterà in anteprima nazionale a Livorno, al Teatro 4 Mori il 7 giugno alle 21.

Lo spettacolo, di fatto, è la versione in carne e ossa del video-podcast – nato in collaborazione con Claudia Campolongo, musicista e compositrice livornese, nonché ex moglie del comico/regista – che Ruffini sta portando avanti sui social (Instagram, in particolare) con grande successo da qualche mese (oltre 50 milioni di visualizzazioni). Qui il poliedrico artista labronico intervista alla maniera che fu di Pasolini (in Comizi d’amore, per esempio, docufilm del 1964), dei bambini sui temi più disparati della società.

Così, nella versione teatrale dello show-vérité, un po’ pirandellianamente (fa pensare all’attacco dei “Sei personaggi in cerca d’autore”) , mentre Paolino sta per iniziare un suo spettacolo comico classico, viene interrotto dall’apparizione, repentina e improvvisa, di un bambino che si è perso (insieme ai fratelli).

In attesa che qualcuno arrivi a riprendere i bimbi, Ruffini, nell’ora e mezzo che servirà per risolvere l’emergenza, s’improvvisa babysitter. Da questa premessa scaturisce un dialogo, sulla scena, non filtrato dalla finzione, che comporrà un quadro sul mondo che ci appartiene e ci circonda, raccontato dagli occhi dei piccoli protagonisti.

«Questo progetto nasce da una mia necessità personale -spiega Ruffini raggiunto al telefono - mi incuriosisce capire come vede il mondo un bambino. La parola bambino è una definizione che noi abbiamo bisogno di darci per sminuirli un po’. Un bimbo è un essere umano più interessante. Sono esseri umani bassi(di altezza), ma in crescita».

Va dritto deciso Paolino su questa tematica e snocciola una serie di osservazioni affatto banali: in un mondo di miscredenti, i bimbi credono a tutto – in Babbo Natale, negli unicorni, negli elfi.

«L’infanzia - continua - è un territorio meraviglioso. Se mi guardo intorno, io vedo solo brutture, ambientalisti arrabbiati, politici inetti, guerre. Ascoltare i bambini ti rende il mondo più bello. Avevo un bisogno egoistico, io che non ho figli, di conoscere il pensiero dei bimbi».

Il format di Ruffini si auspica l’arrivo di un “quoziente spirituale”, oltre quello intellettivo, che parta proprio dall’infanzia: «Cosa faresti su tu vedessi due persone in conflitto? Cosa faresti se tu vedessi uno senza soldi? ». A rispondere a questi grandi quesiti, tre gioielli di spontaneità: Leonardo, appassionato di De André; Lorenzo, un piccolo “Barbero”, sa tutto di bandiere del mondo e di Seconda guerra mondiale; e Isabel che canta, balla e recita e ha una visione dell’amore straordinaria.

Paolo Ruffini, classe 1978, è autore, regista, sceneggiatore, cabarettista, attore, conduttore (televisivo e radiofonico) e scrittore. “Nerd del Cinema” (la definizione è sua) , fondatore dell’associazione cinematografica “Nido del Cuculo”, è diventato una star grazie alle sue apparizioni televisive e cinematografiche e ai doppiaggi in livornese. Da sempre attento alla realtà circostante, coi film “Up & Down” (2018), “Perdutamente” (2021), “Ragazzaccio” (2022) e col libro “Posso solo amare – Otto storie in cui l’amore è la cura” (2024) ha marcato una strada molto netta nell’impegno, tra bullismo, malattia e disabilità, che lo hanno reso un punto di riferimento in Italia per la divulgazione sociale. Il “Babysitter” si muove in questo solco. Dopo il debutto livornese lo spettacolo andrà in tour. Il 22 agosto sarà di nuovo in Toscana, alla “Versiliana” di Marina di Pietrasanta. Posto unico, 20 euro, per informazioni e prenotazioni: 342 5431247. l

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