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Livorno, troppe richieste ai centri estivi: bimbi in lista d’attesa

Un bel gruppo di bambini e ragazzi durante un’attività di animazione del centro estivo Badalì Bimbi (foto concessa dall’associazione)
Un bel gruppo di bambini e ragazzi durante un’attività di animazione del centro estivo Badalì Bimbi (foto concessa dall’associazione)

Raddoppiate le domande per i piccoli dai 3 ai 5 anni. «Le famiglie hanno iniziato a informarsi da gennaio»

26 maggio 2024
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LIVORNO. Mesi già completamente sold out, luglio su tutti. Bambini in lista di attesa e presenze raddoppiate soprattutto per i piccoli dai 3 ai 5 anni.

«Quest’anno già da gennaio le famiglie hanno iniziato a telefonare per informarsi, molto in anticipo rispetto al passato». La corsa ai centri estivi comincia addirittura in inverno per le famiglie livornesi (quantomeno a livello organizzativo) come racconta il pioniere del divertimento estivo Riccardo Pucci vicepresidente della coop sociale Koalaludo, che da 21 anni ormai è la realtà storica dei centri estivi in città.

Stesse parole da Villa Trossi Uberti e da Villa Sansoni, due location ardenzine nel verde punti di riferimento, coi loro camp, per tante famiglie e bambini.

Divertimento, sport, teatro, arte, graffiti, musica, circo, sup, fattoria, l’arte dei ninja, nuoto, canoa, animazione, canto, inclusione, inglese: l’alternativa estiva alla scuola è un boom in città. E delinea una società dove genitori che lavorano hanno sempre più bisogno di un supporto. Tra chi non ha l’aiuto dei nonni e altri che magari, invece, preferiscono dare ai propri figli stimoli nuovi e attività dedicate.

E le proposte a Livorno sono tante, un po’ per tutte le tasche e le formule (ci sono sempre sconti per fratelli e sorelle): giornalieri, mensili, stagionali. Vanno per la maggiore i pacchetti a ingressi per mezza giornata (uscita prima di pranzo) oppure giornata intera di solito fino alle 16, 16,30. Che vuol dire da singoli ingressi intorno ai 14 euro, passando per mensili fino agli stagionali che possono arrivare fino a 1.300 euro.

Ogni anno realtà associative, fondazioni, centri sportivi e privati propongono sempre qualcosa di nuovo e stimolante e Il Tirreno ne ha sentiti alcuni, a campione, a sottolineare quanto queste oasi del divertimento siano preziose e quasi diventate indispensabili per tante famiglie. La filosofia è sempre quella, più frequenti e meno paghi.

La grande corsa e i posti quasi esauriti – si parte a giorni, dalla fine della scuola tra il 10, l’11 e il 12 giugno fino al rientro in classe di settembre – è soprattutto per i piccoli dai 3 ai 5 anni. Nella fascia junior dei più grandicelli dai 6 fino a 12-14 anni è più facile anche adesso trovare posto.

Per alcune realtà livornesi, come la gettonata Badalì Bimbi asd e il centro estivo “Badalì to the future, il multiverso del divertimento” a pochi giorni dal via sempre all’impianto sportivo della società Rugby 1931 in via Settembrini ci sono già 52 piccoli iscritti e 135 junior dai 6 ai 12 anni.

«I numeri ad oggi sono più alti degli scorsi anni: il vero boom lo viviamo nei piccoli, sui quali abbiamo una lista di attesa data dal fatto che noi seguiamo fedelmente il parametro di un educatore ogni 7 bambini: quando raggiungiamo un altro gruppo da 7 aggiungiamo un animatore», spiega il mondo Badalì il presidente dell’associazione e fondatore Christian Piscopo. È uno staff del divertimento di oltre 20 animatori ed esperti, sì perché da tre anni il centro estivo si caratterizza per l’animazione, lo sport e per essere inclusivo. Con orgoglio. Con uno staff dedicato e incrementato Bes, per i bimbi speciali.

Nel mondo del divertimento targato Koalaludo, oggi su tre sedi cittadine con la grande classica all’Arena Astra, all’Atleti di via dei Pensieri e con la novità della Fortezza Nuova (poi un’altra base è a Rosignano), al momento gli iscritti sono già quasi 500, un 20% in più rispetto al 2023. Si punta a superare i 600. «La corsa di quest’anno e la crescita nei numeri soprattutto per più piccini – premette Riccardo Pucci anima della coop – nasce dal fatto che alcuni centri per quella fascia di età non ci sono più e c’è meno disponibilità di posti. Noi per esempio all’Atleti abbiamo raddoppiato già le iscrizioni e per luglio siamo sold out, all’Astra uguale e adesso non prendiamo più iscrizioni, siamo impegnati a gestire quelle fino ad ora e poi a fine giugno vediamo: alcuni posti sono disponibili in Fortezza Nuova, la nostra novità». Pucci, col suo staff di 40 addetti tutti già formati e pronti all’estate, conferma che le richieste sono partite a gennaio. «Soprattutto nella fascia 3-6 ci sono la paura delle famiglie di restare fuori e l’esigenza stringente di organizzazione familiare e lavorativa: nel 2023 abbiamo dovuto lasciar fuori decine di bambini e quest’anno abbiamo già una lista di attesa».

Al Summer Art Camp di Villa Trossi ad Ardenza, il “Non chiamatelo Campus” per bambini dai 7 agli 11 anni è sold out fino a metà luglio. «Mai successo prima – conferma la direttrice della Fondazione Veronica Carpita – Visto che le richieste delle famiglie arrivavano già a gennaio, abbiamo aperto le iscrizioni a marzo, prima di sempre». Restando ad Ardenza, a Villa Sansoni in via San Martino, l’altro grande riferimento per tante famiglie livornesi è l’English Music Camp organizzato nella storica Villa e nel suo parco dall’istituto musicale Rodolfo del Corona e da Vox Artis and Sport. Da quest’anno il centro estivo non avrà più la fascia dei piccoli, ma si concentra su quelli dai 6 ai 14 anni: «Anche da noi le famiglie hanno cominciato ad informarsi a gennaio e siamo vicini a chiudere le iscrizioni, siamo molto contenti», conclude Anna Maria Scalessi che insieme ad Anna Rosa Scalessi sono le responsabili dei corsi estivi del centro.

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