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Livorno, Vanessa Incontrada e il film in città: tramonti e jogging, è già amore

di Marcello Mastrocola
A sinistra Vanessa Incontrada con Dario Spagnoli e la figlia Alice in Venezia; a destra il set allestito nel locale
A sinistra Vanessa Incontrada con Dario Spagnoli e la figlia Alice in Venezia; a destra il set allestito nel locale

L’attrice catalana gira “Solo una madre” le cui riprese sono iniziate dal 13 maggio

24 maggio 2024
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LIVORNO. A vederla fare jogging alla Terrazza Mascagni, come dalle stories della sua pagina Instagram, che ascolta musica e guarda estasiata la brezza marina che alza delle piccole onde, sembrerebbe di capire che a Vanessa Incontrada Livorno piaccia e non poco. Anzi, pare che ci si trovi veramente bene. L’attrice e conduttrice catalana è in città per girare una fiction prodotta per Mediaset da Mari Film, “Solo una madre”, le cui riprese sono iniziate lo scorso 13 maggio.

I luoghi delle riprese

Alcune sono state effettuate al ristorante ed enoteca Forte San Pietro, di Piazza dei Domenicani 2, che è stato rivoluzionato in un set da parte dello staff della Mari Film. A parlarcene è Dario Spagnoli, mente, braccia e cuore del ristorante: «È una ragazza molto disponibile che interpreta un’ispettrice di polizia, è molto gentile in ogni suo atteggiamento e molto concentrata sul suo lavoro – dice della Incontrada – Appena ha avuto del tempo libero, però, ha girato un po’ in città perché Livorno le piace. Le riprese da noi sono durate due giorni, il locale è piaciuto tantissimo e questa cosa mi ha riempito di orgoglio, tanto è vero che sia Vanessa che altri membri del cast, sia una buona parte della troupe, mi hanno detto che prima che le riprese finiscano hanno intenzione di ritornare. Li accoglierò volentieri».

Ristoratore attore

Dario si è dilettato a fare anche la comparsa, sua prima esperienza davanti alla cinepresa: «Un po’ confesso che ero emozionato, nonostante abitualmente non sia timido. È un mondo nuovo per me, ma spero ci saranno anche altre occasioni per poter replicare. Del resto il nostro è un ristorante che piace, per i suoi 21 anni di storia, per le bellissime volte di cinque metri e settanta centimetri, per le tante opere d’arte, contemporanee ma non solo, e per lo stile un po’ unico che gli abbiamo dato, che la clientela apprezza molto. Qualcosa peraltro l’ho anche dovuta anche imparare sul set, in questo mio nuovo ruolo, per girare una fiction deve essere tutto ben organizzato, senza il minimo dettaglio che sia difforme dal copione. È in generale un lavoro importante, come si vede del resto da tutti i camion che ci sono in Venezia in questi giorni. Complessivamente immagino siano al lavoro fra cast, comparse, troupe, tecnici e tutto il resto almeno cento persone, ma se mi dicessero che sono in 200 non mi stupirei. Come esperienza è stata faticosa, perché cominciavamo poco dopo le 6 di mattina e fino alle 18, ma è stato davvero bello».

Stregati dalla città

Vanessa e tutta la squadra di “Solo una madre” hanno quindi apprezzato i tramonti, il lungomare, il quartiere della Venezia, e anche la cucina livornese. Ma se qualcuno ha il coraggio di lamentarsi per il piccolo caos di questi giorni nel suo quartiere, non troverà Dario d’accordo: «Per una città come Livorno, che ha un passato che per tutti era solo porto e industrie, ma che oggi vuole aprirsi al turismo non come base per altre destinazioni, la visibilità è tutto. Livorno ha tante bellezze, sta trovando da qualche anno una buona visibilità mediatica perché è percepita come piacevole novità da chi ha già visitato le altre città toscane, ma effettivamente ha tanto da far vedere. Ha poi anche un’altra caratteristica, da non sottovalutare, ovvero costi più bassi, specie se comparata ad esempio con una Versilia, e non è che qui non siamo in grado di offrire eccellenze, tutt’altro. La città è piena di stranieri, passeggiano, vanno a curiosare, fanno foto, spendono, pranzano, tutto molto positivo – prosegue – Io credo però che il vero target di Livorno dovranno essere i nostri vicini di casa della Costa, quelli che vivono in altri territori della Toscana magari lontani dal mare, qui trovano un posto diverso da casa loro e un modo diverso di vivere. A mio avviso siamo pronti per questa piacevole sfida».

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