Il Tirreno

Livorno

Il caso

Ricoverata in ospedale a Livorno per il Covid: esce e scopre di avere la scabbia

di Franco Marianelli
Macchie cutanee causate dalla scabbia (foto d'archivio)
Macchie cutanee causate dalla scabbia (foto d'archivio)

La denuncia del marito della donna, che è stato contagiato a sua volta: «Due anni fa prese anche il batterio “New Delhi”»

23 maggio 2024
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LIVORNO. La signora Maria – nome di fantasia – sulle malattie contratte dentro l’ospedale pensava di aver già dato due anni fa, quando durante un ricovero in ospedale prese la “New Delhi”, un batterio difficile da eliminare. Invece no. «Il 2 marzo sorso è entrata in ospedale dopo aver contratto il Covid, il nove dello stesso mese è stata rimandata a casa – a parlare è il marito Maurizio – e ha cominciato a registrare un doloroso prurito: aveva preso la scabbia al “secondo terzo”, il reparto di medicina – Sa che cosa vuol dire? Che oltre alla sofferenza di mia moglie (invalida ndc), ho speso circa 700 euro di farmaci per il trattamento di questa malattia. Due terzi della mia pensione. Ogni mattina devo poi raccogliere gli indumenti con i quali ha trascorso la notte e le lenzuola, chiudere tutto in un sacco nero. Poi, dopo 72 ore, devo lavare tutto a 60 gradi, praticamente buttando via i metà del lavato perché a quei livelli si “sciupa».

Dicevamo che la signora Maria è stata reduce dalla “New Delhi”. «Esattamente e ha subito danni seri per questo batterio. Una signora ricoverata accanto a lei proprio per la “New Delhi” subì un aggravamento delle condizioni di salute e morì. Quella volta ci passai sopra ma questa volta denuncerò richiedendo i danni. Ho conservato tutti gli scontrini della farmacia. Io ho 80 anni, non sono un giovanotto e sono solo a farmi carico di mia moglie. Ogni mattina devo cospargerla di un olio particolare, costosissimo, ed è una fatica anche per me». Ma non è tutto: la signora nella camerata al secondo terzo si è trovata accanto a due uomini «con quello che ne consegue – aggiunge il signor Maurizio – in tema di (mancato) rispetto della privacy». Ma i guai per la coppia non sono finiti: «Ho preso la scabbia anch’io. Sono stato all’ufficio relazioni con il pubblico dell’Asl per ritirare il modulo per la denuncia e la richiesta di risarcimento. Non tanto per i soldi (che comunque ho speso), ma per una questione di giustizia».




 

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