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Livorno, il Bitter Amaranto è il più premiato al mondo: viaggio nel librone delle ricette segrete

Il bel punto vendita all’interno del nuovo locale con i prodotti della distilleria
Il bel punto vendita all’interno del nuovo locale con i prodotti della distilleria

Fabio e il figlio Piercristian: «Così abbiamo portato il nome della città nella storia della liquoristica»

21 maggio 2024
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LIVORNO. «Un Amarea tonic, grazie». Oppure «Un Apierispritz». «Un Elektronic». E ancora ci saranno cocktail con protagonista il ponce. C’è l’imbarazzo della scelta e delle curiosità. La gamma di liquori comprende in primis il Bitter Amaranto, che con 15 medaglie d’oro è diventato il bitter più premiato al mondo.

La guida

A consacrare la quindicesima medaglia nei giorni scorsi proprio l’Ampolla D’oro della guida “Spirito Autoctono” (ed. Touring Club) dedicata a distillati, amari e bitter italiani: si tratta del massimo riconoscimento, in base ai criteri di aderenza al territorio, equilibrio gustativo e attenzione all’etica ed ecosostenibilità della produzione. Ma Fabio Elettrico prima e poi il figlio Piercristian sono alchimisti. Senza contare il fatto che lavorano anche con clienti privati che commissionano loro distillati e liquori in tutta Europa. «Sviluppiamo anche progetti per privati molto prestigiosi, abbiamo l’obbligo di segretezza», continua. Poi Elettrico torna a parlare dei suoi “figli” alcolici. Colpiscono, allineate, le bottiglie celesti di Amarea: il profumatissimo Amarea, dal colore celeste naturale, a base d’acqua di mare con neroli, cedro, bergamotto, limone, arancia, mandarino e legno di cedro. «Sempre a base di acqua di mare lo scorso anno abbiamo prodotto anche l’Aperimare: ha botaniche diverse con una gradazione più elevata», spiega ancora Fabio Elettrico dal suo laboratorio in via dell’Antimonio.

Il librone delle ricette

Perché è là dentro che c’è il librone delle ricette segrete di mamma e di nonna. Ed è là dentro che ci sono macchinari e attrezzature. Da ricordare anche Elektro Gin, il primo gin allo zafferano prodotto in Italia. Innovazione e radici: ecco l’amaro di famiglia Amarangela, prodotto artigianalmente utilizzando esclusivamente infusi di erbe aromatiche. Nasce quale omaggio alla “Mamma Angela”, che alla fine degli anni 70 ideò un amaro da bere a casa in famiglia. E pure il Liquore di Liquirizia macina premi e medaglie. «Per noi sia i cocktail che i nostri prodotti devono avere un bel vestito – continuano ancora padre e figlio – Per il locale abbiamo scelto la migliore cristalleria nella scelta di bicchieri e di bottiglie con etichette di design, i prodotti del “Re dei Re” danno il meglio sia in purezza che in miscelazione. Portare la “mano” italiana nel panorama internazionale del settore». L’Ampolla D’oro della guida “Spirito Autoctono” (ed. Touring Club) dedicata a distillati, amari e bitter italiani ha assegnato al Bitter Amaranto la “Ampolla d’Oro”, il massimo riconoscimento, in base ai criteri di aderenza al territorio, equilibrio gustativo e attenzione all’etica ed eco-sostenibilità della produzione.

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