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Crociere boom a Livorno, gli ultimi dati sull’inquinamento

di Maurizio Campogiani
Crociere boom a Livorno, gli ultimi dati sull’inquinamento

All’impennata di presenze delle navi da crociera registrata a Livorno nell’ultimo mese non ha fatto riscontro un incremento dei valori degli agenti inquinanti controllati nelle tre centraline presenti in città. Polveri e biossidi di azoto e di zolfo notevolmente al di sotto dei livelli massimi consentiti

14 maggio 2024
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LIVORNO. Record di presenze per le navi da crociera, ma non per ciò che riguarda l’inquinamento atmosferico. L’impatto del fumo che fuoriesce dalle ciminiere delle navi presenti nel porto di Livorno per il momento non sembra infatti avere ripercussioni sul piano ambientale, nel senso che i livelli delle sostanze chimiche controllate attraverso le centraline gestite da Arpat sono notevolmente al di sotto dei limiti massimi previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e recepite dalla legislazione italiana.

Nel periodo compreso tra il 12 aprile e il 12 maggio, ovvero quello nel quale si è assistito alla ripresa in grande stile del traffico crocieristico, con numeri record rispetto agli anni scorsi, in tutte e tre le postazioni presenti nel perimetro urbano i valori degli agenti inquinanti sono stati bassissimi. La centralina di Viale Carducci, in particolare, ha certificato il livello massimo del PM10 o particolato nella giornata del 16 aprile con 37 microgrammi al metro cubo quando il limite massimo è di 50. Nella stessa centralina, il picco delle polveri ultrasottili è stato verificato il 12 aprile con 18 microgrammi al metro cubo a fronte di un limite massimo consentito di 25. Ancora più bassi i livelli dei biossidi di azoto, con una media giornaliera massima di 110 microgrammi rilevata il 30 aprile su un limite consentito di 200. Bassi anche i valori del cobalto, con una media di 1,1 microgrammi rilevata il 19 aprile a fronte di un massimo consentito di 10.

Ancora più bassi i valori riscontrati nelle altre due centraline cittadine gestite dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. In Piazza Cappiello e in via La Pira la media massima giornaliera del PM10 è stata riscontrata il 16 aprile rispettivamente con 37 e 32 microgrammi (il limite massimo, come visto, è di 50 microgrammi). Per quanto riguarda invece i biossidi di azoto, le due centraline hanno fatto registrare la media massima il 13 aprile in Piazza Cappiello e il 29 aprile in via La Pira, rispettivamente con 73 e 61 microgrammi al metro cubo. Per quanto attiene alle polveri ultrasottili, in Piazza Cappiello il livello massimo è stato rilevato nella giornata del 13 aprile con 12 microgrammi su un limite massimo di 25. In via La Pira le polveri ultrasottili (PM 2,5) non vengono testate. Si controlla invece il livello dei biossidi di zolfo, misurati al massimo nella giornata del 2 maggio con 4,2 microgrammi al metro cubo e quello del benzene, che è stato rilevato a 1,3 microgrammi il 14 aprile.

Sostanzialmente, dunque, la notevole presenza di navi da crociera all’interno dello scalo marittimo non avrebbe avuto come diretta conseguenza un incremento dei valori degli agenti inquinanti che possono avere effetti negativi sulla salute umana. Vedremo se il trend positivo rimarrà tale anche nelle prossime settimane.

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