Il Tirreno

Livorno

Il pranzo multietnico

La carica dei 500 in piazza Garibaldi, a Livorno il mondo a tavola

di Francesca Suggi
La carica dei 500 in piazza Garibaldi, a Livorno il mondo a tavola

Edizione 2024 riuscita, gli organizzatori: «Un momento colorato, multietnico, solidale e collaborativo: è la nostra immagine del futuro»

12 maggio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO Oltre 500 persone. Il mondo a tavola è quello in piazza Garibaldi. Il pranzo multietnico edizione 2024 è un successo.

«Abbiamo consegnato oltre 500 piatti: siamo felici, il nostro pensiero è che questo è il futuro che vogliamo, colorato, multietnico, solidale e collaborativo», dicono dal comitato degli organizzatori, ovvero l’associazione Comitato Pontino San Marco Ets in collaborazione con l’associazione La 12esima Sedia e con la compartecipazione del Comune.

La progettazione e l’organizzazione del “Mondo a Tavola” è stata condivisa con le comunità attraverso incontri bisettimanali aperti a tutti, svoltisi a partire dal mese di marzo. Hanno partecipato le comunità di Senegal, Kurdistan, Bangladesh, Romania, Albania, Nigeria, Ucraina, Repubblica Domenicana, Iraq, Marocco, Georgia, Palestina, Tunisia, Egitto e Perù.

 Questo il racconto  degli organizzatori. Tavoli, sedie, tovaglie, bidoni per l’immondizia, accuratamente differenziata. Sono le 8 di una domenica mattina, 12 maggio, e decine di volontari sono al lavoro per trasformare una piazza livornese, piazza Garibaldi, in una lunga tavolata apparecchiata.

Intorno a questa tanti tavoli pronti per essere trasformati in ricchi buffet, tanti quanti le comunità straniere che hanno risposto all’invito, aperto a tutti.

Sono ben 14 le  comunità indaffarate da giorni per esibire con orgoglio piatti tipici del proprio paese di origine, per far assaporare ai propri concittadini gustose specialità.

Eccoli che cominciano ad arrivare, eleganti nei loro abiti tradizionali, trasportando sulle spalle vassoi di prelibatezze come dei trofei. Altri hanno già steso bandiere, disposto fiori e coccarde, decori necessari per onorare le sublimi pietanze.

I tavoli si riempiono, si scoperchiano i recipienti sprigionando i profumi e svelando i colori. Attirata da odori inebrianti una folla di commensali invade la piazza.
E’ questo “Il mondo a tavola” un’iniziativa del Comitato Pontino San Marco, un’associazione di cittadini nata con l’obiettivo fondamentale di recupero e ricostruzione della comunità di quartiere, stimolando la partecipazione attiva dei cittadini per attuare interventi volti alla valorizzazione del territorio mediante la cura dei beni comuni, la riqualificazione del decoro urbano, la promozione dell’identità culturale e storica, il miglioramento della vivibilità, ponendo particolare attenzione all’ambiente e all’eco-sostenibilità.

«Valorizzazione del territorio che parte dall’osservazione del contesto abitativo attuale – è lo spirito dell’iniziativa –  un quartiere con un’alta presenza di immigrati di varia provenienza, dove l’emarginazione e la mancanza di prospettive costituisce un humus favorevole per l’insediamento della malavita e, di conseguenza, la nascita di pregiudizi verso interi gruppi di popolazione. Ribaltare il punto di vista attraverso l’esaltazione delle differenze, la conoscenza di altre culture, usanze, lingue, è uno degli obiettivi di questo pranzo condiviso. Basta guardare al passato di questa città per constatare come la multiculturalità generi ricchezza nel senso ampio del termine».

Un salto col pensiero nel passato.

Al fine di richiamare a Livorno una popolazione attiva in grado di favorire lo sviluppo economico della città, nel 1591 e nel 1593 il granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici emanò dei provvedimenti legislativi, detti “livornine” con cui si offrivano benefici a chi si fosse stabilito in questa nuova città.
Torniamo nella piazza Garibaldi, i vassoi sono stati quasi svuotati, dentro una baracchina un video proietta in continuazione immagini per far conoscere i paesi di provenienza delle comunità e la loro attività in città. Su un palco salgono una quarantina tra piccoli cantori e giovanissimi musicisti. E’ il coro multietnico “Voci bianche dal mondo” diretto dal maestro Cristiano Grasso, un progetto promosso dal Comitato Pontino San Marco in collaborazione con l’istituto scolastico Micheli Bolognesi del quartiere. Il vocio scanzonato dei piccoli serve a contrastare l’emozione, ma appena il maestro alza una mano si fa silenzio, partono le note e un’unica voce attira l’attenzione del pubblico commosso. Poi è il momento del saluto dal palco di ciascuna comunità, qualcuno ha qualcosa da dire, qualcuno legge una poesia, altri fanno un canto. A seguire ancora musica, danze, allegria. 

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni