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Collesalvetti: l’Oasi della Contessa, 20 anni come scrigno della biodiversità

Collesalvetti: l’Oasi della Contessa,  20 anni come scrigno della biodiversità

Compleanno speciale festeggiato dalla Tenuta Bellavista Insuese, Vitarelli: «Custodiamo e valorizziamo con impegno e dedizione questa riserva naturale»

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LIVORNO  Venti candeline. Compleanno speciale per la riserva naturale “Oasi della Contessa” che compie 20 anni

2004-2024: 20 anni di storia festeggiati dalla Tenuta Bellavista Insuese il 29 aprile.

Presenti all’interno dell’area protetta che ricade interamente nei confini aziendali della Tenuta Bellavista Insuese i rappresentanti delle istituzioni e tanti altri soggetti che hanno contribuito a far crescere negli anni la Riserva.

Sabina Vitarelli, titolare della Tenuta Bellavista Insuese, ha rivolto ai presenti con queste parole:

«Questo è un giorno di festa, di fondamentale importanza per noi della Tenuta Bellavista Insuese: sono infatti 20 anni che custodiamo e valorizziamo con impegno e dedizione l’unica riserva naturale di rilevanza regionale presente nel Comune di Collesalvetti, un punto di attrazione e interesse che ha reso questo territorio più ricco dal punto di vista ambientale.

Uno scrigno della biodiversità: questo è la Riserva naturale regionale “Oasi della Contessa”.  Una vera e propria “oasi”, considerato che si trova immersa in un contesto fortemente urbanizzato e antropizzato.

Da un lato la raffineria Eni, dall’altro l’Interporto, e – insieme – le tante vie di comunicazione regionale e nazionale che attraversano questo lembo di terra. Eppure, la Riserva c’è, oggettivamente è un dato di fatto e rappresenta se così possiamo dire l’ennesima riprova del fatto che la natura è più forte dell’uomo: in realtà, anche per la gestione di questo ambito naturalistico l’impegno dell’uomo, segnatamente il nostro impegno come azienda, è fondamentale. Senza di esso, oggi, non saremmo qui.

Naturalmente il risultato di questo sforzo non è solo quello che materialmente fa capo all’impegno della Tenuta Bellavista Insuese: decisivi negli anni sono stati i percorsi e i progetti dalle tante realtà dell’associazionismo ambientale, che ringrazio sentitamente per il loro contributo.

«Ma il ringraziamento più grande – dicono dalla Tenuta – va alle istituzioni, al Comune di Collesalvetti, con il quale il dialogo e il rapporto non è mai venuto a mancare, dal 2004 ad oggi: e poi con la Provincia di Livorno, l’Ente che per primo ha istituzionalizzato proprio nel 2004 la Riserva come ambito naturalistico “provinciale” e, infine, la nostra Regione Toscana, che ha poi assunto l’onore e l’onere di ascrivere la Riserva ad area di interesse regionale». E ancora: «Un risultato che ci onora e gratifica e che non abbiamo mai letto come un punto di arrivo, bensì come punto di partenza per promuovere uno sviluppo e una fruibilità ulteriore di questa area protetta».

E chiudono: «Oggi rinnoviamo il nostro onore nell’essere “casa” di questo scrigno di biodiversità: un fiore all’occhiello per una proprietà che coi suoi oltre 700 ettari di coltivazioni biologiche, boschi, laghi naturali e artificiali, rappresenta un valore aggiunto per tutto il contesto provinciale livornese e non solo».

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