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Livorno, commercianti in allarme: 20 furti nell’ultimo mese

di Stefano Taglione
Conseguenze del passaggio dei ladri nel salone dei parrucchieri Mrs Hair Salon di via III Novembre dell’artigiano livornese Massimiliano Rossi
Conseguenze del passaggio dei ladri nel salone dei parrucchieri Mrs Hair Salon di via III Novembre dell’artigiano livornese Massimiliano Rossi

Il dato potrebbe essere parziale, visto che c’è chi non denuncia. Nella maggior parte dei casi danni più alti degli ammanchi

20 aprile 2024
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LIVORNO. Almeno 20 furti in negozi e ristoranti nell’arco dell’ultimo mese. E il bilancio potrebbe essere solo parziale, visto che questi sono i raid ricostruiti dal Tirreno grazie alle segnalazioni dei residenti o dei proprietari delle stesse attività commerciali prese d’assalto. Non manca niente nella lista dei commercianti derubati: dai ristoratori ai parrucchieri, passando per i titolari degli alimentari e raggiungendo imprenditori come Giovanni Giannone, responsabile provinciale del Coni e a capo dell’Agenzia Espressi, che nel giro di poche settimane ha dovuto fare a meno di un motorini elettrici e di due biciclette a pedalata assistita utilizzati dai suoi dipendenti per le consegne della posta, oltre a diversi litri di benzina “succhiati”, di notte, dagli stessi malviventi che hanno evidentemente preso di mira la sua impresa di via delle Cateratte.

L’escalation

I numeri sono alti, ma non certo come quelli dell’estate 2022, quando in un mese di assalti nei locali se ne contarono 35. Il questore dell’epoca, Roberto Massucci, rassicurò ripetutamente i commercianti spiegando loro che «tutti i responsabili dei furti erano stati individuati», anche se settimana dopo settimana, purtroppo, i colpi aumentavano. Da allora, in un’alternanza più o meno regolare fra quiete e tempesta, i raid sono proseguiti. Pochi in alcuni momenti, tanti in altri. E nell’ultimo mese, purtroppo, il campanello d’allarme si è riacceso. Non è un caso che proprio nei giorni scorsi, in prefettura, sia stato siglato un protocollo d’intesa fra sindaci, forze dell’ordine e istituti di vigilanza privati per avere “Mille occhi sulla città”, questo il nome del progetto, che essenzialmente si traduce in un corso ad hoc per i vigilantes che, nel corso dei loro controlli futuri per le vie della città, attraverso una migliore osservazione potranno fornire informazioni più utili a polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale per scongiurare il rischio di potenziali furti o per risalire ai responsabili dei raid. Che a Livorno i colpi siano elevati, in ogni caso, lo ha stabilito l’anno scorso anche il cosiddetto “Indice della criminalità” del Sole 24 Ore, che ha quantificato per il 2022 in 194,3 ogni centomila abitanti (sesto posto in Italia) i raid nelle attività commerciali, 632 in totale quindi quasi due al giorno, ma in tutta la provincia e non solo in città. Più dei 20 che – anche se il dato potrebbe essere parziale – emergono dal nostro report.

Magri i bottini

In quasi tutti i casi sono stati più i danni, ad esempio le porte rotte, che l’entità dei singoli furti. Il più consistente ha riguardato il salone dei parrucchieri “Mrs Hair Salon di Massimiliano Rossi, in via III Novembre, dove il 26 marzo scorso i ladri provocarono diecimila euro di danni fra piastre, asciugacapelli, shampoo della Kérastase e forbici rubate. Al ristorante “Cucina elementare” degli scali Rosciano, invece, un assalto notturno ha comportato la sparizione di 570 euro di fondo cassa e due tablet. Mentre la lavanderia “Bd Ecowash” di corso Amedeo è stata numericamente la più colpita con tre raid nell’arco di pochi giorni, fra l’altro tutti da parte di una stessa donna sempre inquadrata dalle telecamere, che ha portato via soldi, detersivi e in un’occasione pure una cesta dei panni, riempiendola con i suoi che aveva appena lavato.

L’arresto

Il 26 marzo scorso la polizia è riuscita ad arrestare un cinquantatreenne abruzzese, Vincenzo Lupone, ritenuto responsabile in via Grande di una tentata rapina alla pizzeria “Il Ventaglio”, di un furto da Zara e di un tentato raid al vicino grande magazzino di H&M. Per altri colpi – quello al PalaCecconi e un altro al ristorante Guglie di Porta a Mare – ci sono le immagini delle telecamere, con gli inquirenti da tempo al lavoro per risalire ai malviventi, mentre dalla lavanderia “Bd Ecowash” i nastri delle telecamere ritraggono sempre una donna, la prima volta con il cane al guinzaglio e nelle altre occasioni senza, che si vede bene in volto. La speranza, per la titolare Patrizia Marini, è che la polizia riesca a identificarla per fermarla.

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