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A Livorno i filmini di famiglia diventano concerto per immagini

di Maria Teresa Giannoni
A Livorno i filmini di famiglia diventano concerto per immagini

Partiture visuali: le colonne sonore sono eseguite dagli allievi del conservatorio Mascagni

17 aprile 2024
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LIVORNO  Una vita cento vite. Dalle vecchie immagini di famiglia sono nati dieci film, dieci storie che verranno proiettate con colonna sonora originale eseguita dal vivo sabato alle 18 e alle 21 alla Goldonetta (ingresso gratuito) per la seconda edizione di “Partiture Visuali. Concerto per immagini”. Un progetto complesso nella sua ideazione e realizzazione ma molto intrigante che vede protagonisti l’associazione 8mmezzo di Michele Lezza, gli allievi dei corsi composizione del conservatorio Mascagni, e la Fondazione Teatro Goldoni.

Particolarmente soddisfatto si è detto il direttore del Mascagni Federico Rovini presentando in istituto l’iniziativa. «E’ importante per il recupero dei filmati che rappresentano un valore per la città. Ai nostri allievi dei corsi di composizione poi offre la grande occasione di creare musica che sia di supporto alle immagini».

Entusiasta anche Emanuele Gamba, direttore artistico del Goldoni che parte commentando la prima edizione. «Già quella dell’anno scorso fu una bellissima serata, ma quest’anno sarà ancora più interessante con la musica dei giovani compositori suonata dal vivo».

Ecco i protagonisti. Ad esibirsi sarà un quintetto di studenti ed ex studenti del Mascagni: Chiara Novello al flauto, Andrea Tinacci al clarinetto basso, Altea Silvestri alle percussioni, Niccolò Chiaramonti alla chitarra, Lorenzo Petrizzo al violino. A dirigerli nelle composizioni classiche sarà Lorenzo Sbaffi e Mauro Grossi nelle composizioni jazz.

Era presente anche Alessandra Potenti della Port Authority che sponsorizza la manifestazione che si terrà sabato in Goldonetta.

«Siamo molto attenti – ha detto - a iniziative di pregio come questa che contribuiscono a fare promozione per il nostro porto. Tanto che l’abbiamo inserita in un nostro programma di eventi».

I dieci film che saranno presentati sono il frutto di un collage di immagini ricavate dallo sterminato patrimonio di video e filmati di famiglia – livornesi e no – raccolti in circa dieci anni dall’associazione 8mmezzo. Un patrimonio di identità. Storia. Storie. Radici. Materiale che, proiettato, emoziona e tocca le corde del cuore e dei ricordi.

Le cinque registe che hanno realizzato i film sono tutte esperte di video e appassionate ricercatrici. Loro sono Anita Ricci che è romana, Teresa Bruni arriva da Firenze, Maria Radicchi e Lucrezia Fantoni sono nate a Livorno ma vivono una a Bolzano e l’altra in Svizzera, Elisa Bianchi è aretina.

Si tratta di storie che raccontano, pescando spesso nel passato, per farci riflettere sul presente: si parla di viaggi in terre lontane, di arrivi e partenze dal porto di Livorno, di giochi infantili, di stagioni che a causa del cambiamento climatico non sono più le stesse, di cibo e di pranzi. E c’è persino una rapina in banca, interamente frutto di invenzione ma realizzata con spezzoni di filmati familiari. Va nei dettagli l’esperto Michele Lezza. «Perché chi ci affida i suoi video firma una liberatoria che ci autorizza a disporne interamente. E così le vecchie immagini a volte diventano, come in questo caso attraverso la creatività delle cinque registe, un prodotto interamente nuovo. In sala per la prima edizione molti presenti si sono commossi anche se hanno visto utilizzate in modo diverso le immagini che ci avevano inviato».

Un archivio ricchissimo quello di 8mmezzo che ormai accoglie filmati che arrivano anche dall’estero.

«Abbiamo 200mila metri di pellicole digitalizzate – conclude Lezza – che vanno dagli anni Quaranta agli anni Duemila, ma ne abbiamo anche degli anni Venti»l




 

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