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Elezioni a Livorno, il passo indietro di Mazzerbo: «Uniti andremo al ballottaggio»

di Juna Goti
Elezioni a Livorno, il passo indietro di Mazzerbo: «Uniti andremo al ballottaggio»<br type="_moz" />

Prospettiva entra nel Primo Polo: «Più saggio mettere insieme le forze». Non sfugge che assente in sala è l’ex assessora Paola Baldari

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Livorno Caso vuole che mentre Carlo Mazzerbo e Valentina Barale annunciano l’intesa seduti sul divano della caffetteria dei Bottini, appesi alla parete dietro ci siano un po’ di salvagenti. «Li lanciamo alla città, ora c’è la possibilità di salvarsi», interpreta subito Pino Pera, presidente di Reset, uno dei volti simbolo di Prospettiva. Così ecco che dopo la plateale rottura di qualche mese fa, la lista ci ha davvero ripensato e ha deciso di entrare nella coalizione di Primo Polo.

Troppo difficile correre in solitaria. Troppo basse le possibilità di incidere davvero. Così l’ex direttore del carcere Mazzerbo, fino a due giorni fa candidato sindaco, ha fatto un passo indietro come se ne vedono pochi in politica. E ora anche Prospettiva sostiene ufficialmente la candidatura di Valentina Barale.

Il motto è: «Un passo indietro per farne due avanti». «Si chiude un percorso per iniziarne un altro in una coalizione che ha grande possibilità di andare al governo della città», esordisce Mazzerbo, applaudito dai suoi, con la spilletta della lista appuntata sulla camicia: «In fondo Prospettiva ha sempre avuto questo come obiettivo fondamentale, cambiare le regole del governo della città, mettere veramente al centro i cittadini, con una gestione partecipata e orizzontale, per una rivoluzione dei quartieri. In questi mesi abbiamo lavorato sul programma, che con piacere abbiamo visto essere stato condiviso dalla candidata sindaca. La scelta più intelligente e più saggia era unire le forze. Abbiamo la possibilità di avere una sindaca capace, una donna da sempre impegnata a sinistra. Per me è ovvio fare un passo indietro, significa lottare insieme, c’è tanta gente in città che vuole un cambiamento, trasparenza, partecipazione».

Eppure fino a poche settimane il nome di Barale era stato considerato non di rottura col passato, e proprio questa scelta aveva portato al saluto alla coalizione di BL e 5 Stelle. «Ma c’è convergenza sul programma e Valentina comunque rappresenta un cambiamento, solo gli stupidi non cambiano idea», ribatte Mazzerbo.

E Barale chiaramente sorride: «Prospettiva rappresenta un pezzo di città importante, porta dentro competenze, professionalità, non solo voti ma contenuti. Cresce la possibilità di arrivare al ballottaggio, e siamo felici di poter lavorare insieme su un programma importante». In contrapposizione «a un Pd che si è scordato del rapporto con i cittadini». I temi che li uniscono? Partecipazione, ambiente, sanità. Per esempio tornano a citare il bilancio partecipato per i quartieri, il no all’ospedale nel parco Pertini, i fumi in porto, il no al Cubone.

Inutile chiedere a Mazzerbo se avrà posti in giunta in caso di vittoria, dice che non ne hanno parlato. Di sicuro sarà il capolista di Prospettiva, lo incorona Pera: «Con Carlo avremmo fatto questo percorso fino alla fine, lui ha deciso di fare un passo indietro». «Nonostante – chiosa – ci facciano da tutte le parti inviti incredibili, la destra con noi ha provato moltissimi approcci». A proposito della destra: «Vedremo se l’elettorato si riconoscerà in Guarducci, lo spacchetto di voti a destra potrebbe favorirci, il ballottaggio per noi è realistico», ripete Barale, che chiama al voto utile. Così la coalizione si allarga a ben sei liste: Bl, M5S, Prospettiva, Città Diversa, Livorno Popolare e Rifondazione. Bisognerà vedere se finiranno per farsi concorrenza interna o se riusciranno ad allargare il bacino elettorale.

Ultimo flash: Mazzerbo e i compagni riferiscono che sì, c’è stato un dibattito interno sulla strada da prendere, «ma su 30 presenti alla nostra assemblea solo uno o due hanno votato contro, e una persona si è presa del tempo». Non sfugge che assente in sala è l’ex assessora Paola Baldari.


 

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