Livorno, due maxi negozi tra Levante e La Rosa: al Nuovo Centro si costruisce ancora, ecco il progetto
In arrivo un edificio commerciale di 4200 metri con due superfici di vendita (non alimentari)
LIVORNO. Le autorizzazioni affondano le radici nel 2010, qualcosa come 14 anni fa. Dietro al Levante, alle porte della Rosa, tra le rotatorie di via Nilde Iotti e quella di via Cremoni-via di Popogna, sono entrati nel vivo i lavori per costruire un edificio di 4.200 metri quadri che al suo interno ospiterà due insegne commerciali. È anche questo il frutto della lottizzazione del Nuovo Centro, che nata sui carboni ardenti del Lodo Fremura, ha cambiato e ancora sta cambiando il volto di un pezzo di città tra Salviano, Coteto, La Rosa e La Scopaia.
Di chi è il terreno
Il Tirreno lo aveva ricordato nel luglio scorso, mentre in consiglio comunale andava in scena lo scontro politico sul nuovo Piano operativo della città, la manovra urbanistica che è in fase di approvazione: in molti lo avevano dimenticato, ma alle spalle del Parco Levante ci sono appunto 5.500 metri quadri potenziali di commercio al dettaglio e servizi autorizzati nel 2010, quello che nelle carte è sempre stato indicato come “Dir 2”. Il terreno in questione – che per intendersi costeggia la striscia pubblica al momento occupata dal Luna Park – non è più da tempo di Unicoop Tirreno, che lo ha venduto a una società di Roma. Sul cartello all’ingresso dell’area è così indicata la FA immobiliare srl, proprietaria anche di altri immobili commerciali nel Lazio e nel sud della Toscana.
Il progetto
Le ruspe sono al lavoro. E nel pannello che indica l’area di cantiere ora si vede anche il primo elaborato grafico che mostra come diventeranno gli spazi una volta completato l’intervento. “Progetto di edificio a destinazione commerciale”, si legge. Permesso di costruire: numero 45 del 2010, numero 199 del 2017, numero 4771 del 2022. Progettista e direttore dei lavori è Fabio Gori. «Il terreno – spiega al Tirreno – è complessivamente di 19.300 metri quadri. Si andrà a realizzare un unico edificio di 4.200 metri quadri, ma diviso all’interno in due unità immobiliari commerciali di 2.350 e 1.850 metri quadri, quindi due medie superfici». Si aggiungono «circa 8mila metri quadri di parcheggi a raso, di fronte e di lato, mentre il resto sarà tutto a verde perimetrale». Il blocco, prefabbricato, si dovrebbe vedere in estate, la previsione è di completare tutto nei primi mesi del 2025.
«Si costruisce meno»
È chiaro che di questi tempi il tema è sensibile. E il progettista fa subito una premessa. «È importante sottolineare che si vanno a costruire oltre mille metri quadri in meno sia rispetto alle previsioni urbanistiche per l’area (in tutto sono possibili 5.500 metri di edificazione) sia rispetto al primo progetto concessionato nel 2010 (fu presentato da una srl). Quel progetto prevedeva la costruzione di due edifici staccati per un totale di 5.375 metri quadri. Il primo fabbricato sarebbe stato alto 8,20 metri e il secondo 11 metri. Questo blocco commerciale sarà invece tutto su un piano e avrà un’altezza massima di 4,5 metri. L’impatto quindi sarà molto diverso». Fra acquisto dell’area e realizzazione si parla di circa 6 milioni. «È stata la società proprietaria – viene sottolineato – a decidere di rivedere in questa direzione il progetto sulla base di indagini di mercato, il mondo è cambiato rispetto a dieci anni fa».
Le trattative con i marchi
Ma cosa aprirà in questi due nuovi maxi negozi? L’unica risposta certa, al momento, è che è escluso il settore alimentare: nessun supermercato, insomma. Sono in corso trattative per attività commerciali: sono possibili prodotti per la casa, abbigliamento, prodotti tecnologici e così via. Inutile chiedere se, ad esempio, ci sono stati contatti con MediaWorld o altri. Bisognerà aspettare ancora qualche mese per le risposte. Certo è che questo non è l’ultimo edificio commerciale previsto al Nuovo Centro: all’appello manca anche il blocco da costruire di fronte al Levante, lato via Marrucci: in questo caso l’attuale amministrazione comunale ha trattato con la società proprietaria, Le Ninfee di Fremura, per scendere dai 24mila metri quadri previsti dalla lottizzazione iniziale ai 10mila metri quadri futuri.
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