Il Tirreno

Livorno

La storia

«Aiuto, sto per partorire in casa»: la paura e il lieto fine grazie alla corsa dei volontari di Livorno

di Stefano Taglione

	La squadra dei soccorritori intervenuta in via Inghilterra
La squadra dei soccorritori intervenuta in via Inghilterra

La donna, 37 anni, aveva aspettato per farsi ricoverare per stare con i due figli. I soccorritori: «Che emozione quando siamo arrivati all’ottavo padiglione»

22 febbraio 2024
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LIVORNO. «Aiutatemi, sto partorendo». Aveva ritardato l’ingresso in ospedale per stare in compagnia dei figli piccoli, aspettando che il marito li accompagnasse a scuola. Ma purtroppo aveva fatto male i conti, perché quella sua bellissima bambina stava per venire alla luce.
Il soccorso
Un soccorso a lieto fine, grazie alla professionalità di un equipaggio quasi interamente in rosa, quello della Misericordia di Antignano. Laura Del Testa, Lucrezia Nardi Dei, Eleonora Conte e gli infermieri del 118 Alessio Bimbi e Francesca Michelucci non hanno solamente salvato una vita. Ma ne hanno donato un’altra. O comunque hanno aiutato che tutto andasse per il verso giusto. Perché il rischio che qualcosa andasse storto, poco dopo le 9 della mattina di giovedì 22 febbraio, era concreto. «La donna era già molto esperta, al terzo figlio – racconta Laura, volontaria molto esperta della confraternita di via Mondolfi – ma, come spesso può accadere, aveva deciso di aspettare prima di andare in ospedale. Trovandosi poi a fare i conti con un parto precipitoso».
Il kit parto
Sull’ambulanza il cosiddetto “kit parto” era già pronto per essere utilizzato. I volontari, ovviamente, una volta entrati nell’appartamento di via Inghilterra, alla Scopaia, se lo sono portato dietro. «La donna era tranquilla – prosegue Laura – e fortunatamente è andato tutto bene. C’era veramente il rischio che potesse partorire in ambulanza, visto che il tempo era praticamente scaduto. Ci ha detto che avrebbe dovuto andare in ospedale la sera precedente». Serrato il raccordo con la centrale operativa del 118, che ha ricevuto la chiamata della donna, e il pronto soccorso, subito avvertito. All’arrivo dell’ambulanza, infatti, dall’ottavo padiglione il personale si era spostato alla camera calda del reparto di emergenza-urgenza, assistendo la mamma – una donna di 37 anni – fino al momento più bello, per lei il terzo della vita. «Siamo esplosi di gioia quando tutto è andato per il meglio», conclude Laura, emozionata.
Il racconto
«Eravamo pronti a farla partorire in ambulanza – spiega il direttore dell’associazione, Fabio Cecconi – come del resto ci è già successo in passato. Il kit lo consente, così come la professionalità dei nostri volontari, persone che donano il loro tempo alla collettività. Laura, ad esempio, è mamma di due figli». «I nostri soccorritori – conclude il direttore della confraternita – hanno saputo gestire l’emergenza in modo eccezionale, arrivando in tempo in ospedale e portando la paziente verso la sala parto. Devo ringraziarli per come si sono comportati e per la loro professionalità. Sono soccorsi, quelli con le partorienti, che quando si concludono con il meglio ci regalano grandi gioie». 


 

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