Livorno, nella casa della “signora Natale”: l’educatrice e la magia in ogni stanza – Foto
Elfi, pupazzi, mille palline di vetro e luci sul maxi albero, presepi. La passione dell’educatrice livornese: «È famiglia e amici, rappresenta la mia vita»
LIVORNO. «Ogni pallina, ciascun addobbo mi ricorda persone, momenti, tradizioni: per me il Natale rappresenta la famiglia, gli amici, è la mia vita». È un mondo magico, coloratissimo, luccicoso quello che si nasconde dietro quel portone. Ma soprattutto quando Stefania Pupi lo apre è una grande emozione a travolgerti. Quella di scoprire un villaggio natalizio che non ti aspetti. Dentro a quelle quattro mura nel centro città, che un tempo erano parte di una storica conceria livornese.
Lei è conosciutissima a Livorno: centinaia di bambini hanno cominciato - e cominciano - la loro scalata nel mondo grazie a lei che lavora come educatrice al nido Pina Verde che fa parte del centro infanzia comunale I Villini di via di Collinaia.
Due scalini. Entri. A mo’ di slitta sali a bordo di un villaggio del Natale: ogni porta è addobbata. Elfi e personaggi a dare il benvenuto. La porta del bagno è socchiusa: il lampadario è un mini albero di Natale a testa in giù. E Natale è anche lì.
Dal soffitto a travi e arcate scendono palline rosse, luci. È un mondo magico che conduce al cuore della signora del Natale. Quel salone dove l’albero di tre metri racconta la storia e le storie di mille palline rigorosamente in vetro. Quasi tutte hanno una data. Il nome di una persona. Il nome di una città del mondo. «Parlo del mio Natale e mi emoziono tanto: questo albero mi porta alla mente ricordi, persone, amici perché è fatto grazie all’affetto e all’amore delle persone che mi circondano e di quelle che oggi non ci sono più, nella mia camera c’è un altro albero di Natale che porta con sé il ricordo dei miei genitori», continua lei che ha iniziato questa sua tradizione 30 anni fa. Portando avanti un amore che ha sempre respirato in famiglia.
Dalla sua mamma che adorava il Natale, vincitrice di tanti premi per la realizzazione del presepe. Una mamma che adorava fare l’albero e che, brutto scherzo del destino, proprio il 24 dicembre di 5 anni ha salutato il suo ultimo Natale con la figlia Stefania e la nipote Rachele Casali. Ed è proprio la giovane Rachele, anima della compagnia Mayor Von Frinzius, che secondo la tradizione di casa mette “la punta” al maxi albero dalle mille luci. «Ci metto una giornata a farlo: mi ricorda i miei genitori, la mia mamma», continua.
Poi ti giri: a catturare lo sguardo è il camino. Calze e animaletti che scendono, lucine all’interno. Una magia. Poi c’è l’angolo dei pupazzi. Quello degli elfi. «In questi addobbi ci sono le mie radici e voglio che la gente a cui voglio bene lo veda per condividere». Mostra una “new entry” in questo villaggio artigianale delle feste. Un quadro, fatto a punto croce, di Babbo Natale. «Le persone che mi conoscono bene sanno di questa passione: la mia amica ha impiegato 3 mesi per farmi questo regale».
Il Natale di Stefania Pupi è amore. Famiglia. Affetto. Amici. «Tutte le palline sono un ricordo, una persona, un anno di vita», si commuove. «Ho ottime amiche che mi sono sempre state vicine e me lo ricordano regalandomi una pallina». E chiude: «Mi piace che la casa sia tutta addobbata, c’è una sorta di villaggio natalizio. Adoro addobbare tutti gli angoli e ogni anno cerco di cambiarli un po’».
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