Livorno, pitone reale di un metro e mezzo trovato in un garage del centro: mistero sulla provenienza – Video
Il serpente catturato dai vigili del fuoco dopo la chiamata di un residente. L’ipotesi è che sia scappato da un rettilario
LIVORNO. Hanno lasciato la macchina in garage e quando sono scesi dall’auto si sono trovati davanti una sorpresa choc. Nascosto (ma nemmeno troppo) in un angolo del parcheggio sotterraneo c’era un serpente. Lungo, grosso, verde, con macchie grige, di quelli che si vedono nei documentari.
La prima chiamata è partita ai vigili del fuoco. «C’è un pitone nei nostri sotterranei, aiutateci». Il serpente è stato davvero riconosciuto come un pitone, probabilmente un pitone reale. A quanto risulta non aveva il chip. Per questo ora c’è da capire come comportarsi. Oltre a scoprire la provenienza.
La scoperta
La scoperta è stata fatta nella notte tra sabato e ieri, intorno a mezzanotte e mezzo. A vedere il serpente sono stati alcuni residenti che, dopo aver parcheggiato l’auto nel garage di un palazzo nei dintorni di via Poccianti (zona Piazza XX Settembre) hanno notato il grosso rettile in un angolo del parcheggio. Il serpente, lungo circa un metro e mezzo, strisciava accanto alla parete. C’è voluto un attimo per capire che non era un biscione di campagna.
Spaventati i residenti hanno dato subito l’allarme al 112. In zona sono arrivati i vigili del fuoco di Livorno, che hanno chiesto aiuto alle associazioni che normalmente si occupa del recupero degli animali sul territorio. Il serpente, quindi, è stato recuperato dopo averlo agganciato a un bastone specifico per la cattura, con un gancio sull’estremità. Poi è stato messo in un contenitore.
Il giallo
Il rettile, come dicevamo, non aveva il chip. Dunque non è possibile capirne la provenienza. L’ipotesi più probabile è che il pitone sia fuggito da una qualche teca dove evidentemente era custodito, probabilmente in maniera illegale, a casa di qualcuno. Ma c’è anche da capire come sia finito nella teca e come sia arrivato a Livorno. Perché esistono, a livello internazionale, delle norme e delle convenzioni che regolano il commercio degli animali. La convenzione di Washington, per esempio, ha lo scopo di regolamentare il commercio internazionale di animali o piante in pericolo di estinzione. E riguarda il commercio di esemplari vivi o morti. L’obiettivo è quello di impedire lo sfruttamento commerciale delle specie in pericolo. E nel caso del pitone trovato in centro saranno avviate indagini per capire come sia stato introdotto nel nostro Paese e se era lecito farlo.
Il pitone
Nel frattempo gli abitanti del palazzo dov’è stato rintracciato il serpente possono tirare un sospiro di sollievo. Quando gli operatori l’hanno recuperato, il pitone si è come chiuso su se stesso, essendo un serpente costrittore, il che significa che in natura, individuata la sua preda, il pitone scatta afferrandola con la dentatura appuntita e la stringe tra le spire, soffocandola. È considerato un serpente abbastanza docile, ma di certo trovarselo a un metro di distanza, nel garage di casa non deve fare un bell’effetto.