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Follia in Borgo

Livorno, dà fuoco all’auto della ex: «Chiedo scusa ai passanti, ma del gesto non mi pento»

di Flavio Lombardi
Livorno, dà fuoco all’auto della ex: «Chiedo scusa ai passanti, ma del gesto non mi pento»

Ha spento l’incendio con un estintore pensando alle possibili conseguenze per gli altri cittadini. Il movente un litigio di una coppia, ormai in crisi, cominciato la sera prima

07 febbraio 2023
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LIVORNO. Un lunedì mattina di follia ieri (lunedì 6) in Borgo Cappuccini, quando attorno alle 8,40, in seguito ad un litigio cominciato via telefono sin dalla sera precedente, un quarantenne livornese ha appiccato il fuoco all’auto della compagna, parcheggiata vicino ad una cartoleria.

Un gesto da censurare e di cui lo stesso autore ha fatto ammenda subito dopo averlo compiuto. E per questo, pensando al rogo che avrebbe potuto da lì a breve scatenarsi, al pericolo di esplosione del serbatoio e di altri mezzi parcheggiati lì vicino e all’incolumità di chi sarebbe potuto passare a piedi, ha fatto marcia indietro cercando di spegnere le fiamme. Ha infatti chiesto un estintore al gestore di una attività di fronte, neutralizzando così le fiamme che non avevano ancora iniziato ad aggredire sul lato posteriore la carrozzeria della Smart. Sulla quale sono rimasti alcuni segni dell’episodio consumato, con il biancastro ormai asciugato sulla vernice della composizione chimica di acqua, aria e liquido schiumogeno.

L’allarme, presto scattato, è stato dato da alcuni commerciati della zona che da poco avevano aperto bottega e in pochi minuti è giunto sul posto un mezzo dei vigili del fuoco, constatando il cessato pericolo ma attuando il protocollo necessario in questi casi. Cioè bonificare l’area attorno alla quale si trovava l’auto, accertandosi che il mezzo fosse in sicurezza e non costituisse un pericolo. Poco dopo, si è anche registrato l’arrivo di tre volanti, i cui agenti hanno rintracciato l’autore del gesto, conducendolo così in questura.

L’autore racconta

È tornato in zona nel pomeriggio. E resta incuriosito dalla curiosità del cronista. Presto si intuisce che a pochi metri abbiamo l’autore del gesto. Che, incalzato dalle domande, racconta, stigmatizzando il suo atto. «Brutto, certo. Una conseguenza del clima burrascoso che si è instaurato con la mia ex compagna. Un legame sentimentale durato sei mesi e non finito bene. Sono stato minacciato e offeso pesantemente. La delusione personale è stata tanta che mi è come scattata una molla. Quando ho dato fuoco alla macchina, tempo pochi secondi ho chiamato la signora del bar qui vicino, chiedendo che chiamasse i pompieri. Mi sono reso conto che comunque eravamo per strada, passava gente e soprattutto potevano passare anche dei bambini.

Non volevo che nessuno potesse farsi male a causa dell’incendio. Le fiamme erano appena divampate, ma è arrivato al volo un estintore che qualcuno mi ha portato. L’ho preso e, azionandolo, ho fermato il fuoco».

Se da una parte l’uomo è dispiaciuto per ciò che poteva accadere e che fortunatamente non è accaduto, non sente di chiedere scusa. «Ho avuto solo paura di provocare lesioni a persone che non c’entravano nulla con la mia storia e con la mia delusione. Del gesto non mi pento però. Le donne non si toccano neppure con un fiore e per farle pagare tutte le cose brutte che mi ha fatto e che mi ha urlato contro, ho danneggiato l’auto, perdendo il controllo». Niente, ovviamente, può giustificare quanto accaduto.

L’arrivo delle volanti
Alle 9 era tutto finito. Fiamme già spente, i pompieri che gettano acqua sui nervi di questo 40enne e per concludere, l’arrivo di tre volanti. Gli uomini della questura che lasciano prima un foglio di intervento sul deflettore dell’auto con tanto di orario (8, 50) e poi organizzano il trasporto verso la caserma in viale Boccaccio.

Dopo un breve interrogatorio, l’autore è stato condotto in cella di isolamento dove dal suo ingresso attorno alle 9,30 ci è rimasto fino alle 15,15 prima di tornare libero. Solo nei prossimi giorni però potremo avere sviluppi. In serata intanto, la proprietaria del mezzo, non aveva ancora sporto denuncia per danneggiamento.
 

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