Il Tirreno

LIVORNO. «Babbo andava oltre l’io. Ha speso una vita per i suoi figli, poi per i figli degli altri, poi per i genitori degli altri. Babbo credeva che solo stando tutti uniti è possibile far progredire la società. Era così. Era umano». Quello di Francesco è un ricordo commosso. Il ricordo del figlio che ha amato suo padre con tutto il cuore. Saverio Renda è morto nella notte tra domenica e ieri, nel reparto cure palliative dell’ospedale di Livorno, dove era ricoverato per una malattia. Aveva 67 anni e lascia i figli Francesco e Federico e la moglie Rita.

Molto attivo in politica e nel volontariato, Renda era segretario del circolo Livorno sud- La Rosa di Rifondazione Comunista, presidente Avis zonale di Livorno, presidente della sezione provinciale Aido Livorno (associazione italiana per la donazione degli organi), attivo in Agedo (associazione genitori di omosessuali) e in Admo (associazione donatori midollo osseo). E chiunque abbia avuto il piacere di conoscere Saverio Renda adesso parla di un uomo «che ci ha insegnato tanto – dice Matteo Bagnoli, presidente di Avis comunale Livorno –. Era generoso e se c’era un problema lui si faceva in quattro per il bene dell’associazione. Ci mancherà incredibilmente». E mancherà. «Mancherà – dicono da Agedo Toscana – a montare i gazebo. Mancheranno il suo vocione e la sua risata. Mancherà perché è una persona buona e se n’è andato troppo presto». Le associazioni cittadine esprimono cordoglio alla famiglia, così come Aido, che descrive così il suo presidente: «Saverio era una persona, leale e generosa. Era un amico che, andandosene, lascia un vuoto enorme». Anche la federazione livornese del partito della Rifondazione Comunista esprime vicinanza alla famiglia dicendosi «profondamente rattristata per la perdita di un grande compagno». Perché, come sottolineano il sindaco Luca Salvetti e l’assessore al Sociale Andrea Raspanti «la morte di Saverio Renda è una perdita per tutta la comunità. Era un uomo che credeva nelle persone e in un mondo più giusto. E pensava che valesse la pena darsi da fare per realizzarlo». «Babbo – conclude il figlio Francesco – era una persona di quelle per cui gli stampi non li fanno più. Aveva voglia di mettersi a disposizione degli altri e una grande capacità di andare oltre se stesso. Babbo è la prova che, se vogliamo, il tempo per le cose giuste si trova».

Chi volesse dare un ultimo saluto a Saverio Renda potrà farlo oggi pomeriggio. Il funerale, organizzato dal servizio di onoranze funebri della Svs di Livorno, si terrà alle 15 alla cappella della camera mortuaria dell’ospedale, in viale Alfieri. Poi la salma sarà portata in cremazione.