Il Tirreno

Livorno

Il lutto

Malore in casa: muore a 65 anni ex carabiniere e dirigente d’azienda

di Stefano Taglione
Massimo Poggiolini l’ex carabiniere e dirigente di azienda morto a 65 anni in via dei Lanzi
Massimo Poggiolini l’ex carabiniere e dirigente di azienda morto a 65 anni in via dei Lanzi

Livorno, Massimo Poggiolini era il figlio Italo, l’ex comandante della legione livornese

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LIVORNO. È morto a 65 anni dopo un attacco cardiaco nel suo appartamento di via dei Lanzi, nel cuore della città. Livorno piange Massimo Poggiolini, ex carabiniere e dirigente di azienda. La tragedia si è consumata poco dopo le 18 di venerdì scorso, con l’immediato intervento sul posto di un’ambulanza della Svs di via San Giovanni, con a bordo il medico del 118, che purtroppo non ha potuto fare niente per salvarlo.

L’ex militare dell’Arma, figlio dell’allora comandante della legione dei carabinieri di Livorno Italo Poggiolini, era cardiopatico. Nel 1983 si era arruolato nelle forze armate, decidendo di intraprendere la carriera del padre. Nel 1986, infatti, era stato promosso tenente, fino al congedo volontario. Laureato in scienze biologiche nel 1990 all’Università “La Sapienza” di Roma è poi diventato dirigente di azienda: era infatti vicepresidente di Scrypta Consortium, un consorzio di professionisti che si occupa di promuovere progetti e attività finalizzate all’adozione e allo sviluppo di sistemi basati su “Scrypta Blockchain” e presidente di Longevy Finance. Entrambe le sue attività erano su Firenze, anche se lui ha sempre vissuto con la famiglia nel centro di Livorno, dove purtroppo ha perso la vita improvvisamente.

In via dei Lanzi, per appurare le cause del decesso, sono intervenuti i carabinieri. Secondo una prima ricostruzione sarebbe avvenuto per cause naturali, forse un infarto. La salma è stata poi trasferita al cimitero dei Lupi dal personale delle onoranze funebri della Svs di via San Giovanni, che curerà il funerale previsto per domani alle 15.15 alla chiesa Nostra Signora di Fatima, in Corea. A ricordarlo è il comandante della polizia provinciale, Maurizio Trusendi: «Abbiamo frequentato insieme il 112° corso ufficiali a Cesano, nell’Agro Romano – spiega – e di recente ci eravamo anche visti in via Cairoli. Era una persona bravissima, molto tranquilla, sempre cordiale e gioviale. Lo ricordo come un uomo dalla battuta sempre pronta, era un piacere stare con lui. È cresciuto a Livorno, poi ci siamo trovati al corso che abbiamo condiviso per cinque mesi e mezzo. Io scelsi l’esercito, lui i carabinieri. Poi, dopo quest’esperienza, ci siamo ritrovati in città».

 

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