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L’anima dei vip colta in un istante: mostra con gli scatti di Claudio Barontini

di Simone Fulciniti
L’anima dei vip colta in un istante: mostra con gli scatti di Claudio Barontini

L’esposizione inaugurata nella sede di Castagneto Banca 1910. «Nel periodo Covid, quando fotografare il personaggio era diventato complicato, ho iniziato a lavorare anche su città e paesaggi»

28 novembre 2022
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LIVORNO. Sessanta splendide foto in bianco e nero, che raccontano uno spaccato della storia recente. La sede di rappresentanza di Castagneto Banca 1910 in via Rossini 2 (angolo via Cairoli) ospita un asso del click, il livornese Claudio Barontini con la mostra “L’anima in un istante”. L’evento, curato da Michele Pierleoni, è organizzato dallo stesso infaticabile istituto bancario, col patrocinio del Comune di Livorno, della Fondazione Livorno e della Fondazione di Livorno arte e cultura. Oggi l'inaugurazione alle 16 (finissage il 21 gennaio).

Un percorso che comincia col ritratto di Vittorio Gassman, immortalato nel suo camerino poco prima dell’ultimo spettacolo nel 1998, e che prosegue con un tourbillon di personaggi, alcuni dei quali celeberrimi, intercettati nell’intimità della loro casa o in un frangente di assoluta verità. «Il mio stile è quello - spiega Barontini -, non mi interessa chi si mette in posa. In alcune circostanze, come ad esempio con Lindsay Kemp, non è stato facile, dato che anche fuori dal palcoscenico aveva un atteggiamento teatrale. Ho dovuto fingere di aver terminato il lavoro per farlo rilassare e fotografarlo mentre non se lo aspettava. Un’istantanea che ha letteralmente adorato».

L’artista racconta una vita oltremodo avventurosa: cominciata come bassista per il complesso che accompagna la grande Milva in tournée internazionali. Sono proprio i continui viaggi e la voglia di portare a casa immagini da mostrare ai genitori, la scintilla che fa scattare la grande passione, ben presto tramutata in professione. Le prime collaborazioni giornalistiche (anche con Il Tirreno), i reportage (uno sui luoghi di Modigliani a Parigi che conta di riportare presto sotto i riflettori) e l’inizio, con l’Europeo, dell’attività di fotoreporter. Una carriera che, come detto, lo ha visto incontrare e ritrarre i più grandi, spesso ospite nelle loro ville da mille e una notte. «Ringrazio il curatore, perché è stato lui a selezionare le foto per la mostra. E quindi, per una volta, mi sento un semplice spettatore. Credo che sia la prima che mi succede. E devo dire che ha saputo leggere in maniera precisa il mio modo di lavorare: ovvero cogliere i personaggi al di là della loro professione: Patti Smith non ha la chitarra, Conticini è col suo gatto, la Wertmuller è sul divano e non sul set. Mi piace raccontare la persona».

E prosegue: «Poi, nel periodo Covid, quando fotografare il personaggio era diventato complicato, ho iniziato a lavorare anche su città e paesaggi, ma non con immagini classiche. Perché, essendo la terra popolata mi piace sempre metterci dentro qualcuno, animale o umano che sia, per raccontare un ambiente vissuto». La parola passa a Pierleoni. «Ho cercato di dare una mia lettura di questo artista che seguo e conosco da tantissimi anni - afferma -; ha una poetica rivolta al bello. Nella sua fotografia c’è sempre una ricerca estetica molto alta. Per le persone ha una capacità di lettura, un’attenzione ai loro movimenti caratterizzanti; nel paesaggio, invece, c’è una lettura pittorica della fotografia: in particolare nei paesaggi di luoghi a lui cari come le Cinque Terre. Il titolo, evoca la capacità di rendere particolare uno scatto specifico. Il bianco e nero offre la capacità di leggere oltre». Le visite sono su appuntamento mandando una mail a marketing@castagnetobanca.it (orario 16/18. Chiuso domenica e festività). Il sabato pomeriggio visite guidate (spesso con l’autore). l
 

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