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Nuova vita per le ville di Livorno. Ecco l’operazione “anti-transenne”

di Juna Goti
Nuova vita per le ville di Livorno. Ecco l’operazione “anti-transenne”

Dal Comune mezzo milione per villa Mimbelli, Letizia e Fabbricotti

26 novembre 2022
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Livorno Il sindaco la dice così: sono belle, ma la bellezza va curata. «Abbiamo deciso di investire mezzo milione per la riqualificazione delle ville storiche». Ovvero villa Mimbelli, villa Letizia, villa Fabbricotti. Soldi che «vanno ad aggiungersi ai 4 milioni di euro chiesti dai fondi del Pnrr», il Piano nazionale di ripresa, si è in attesa di conoscere la risposta.

Chiamatela pure operazione anti-transenne, come quelle intorno alla biblioteca Labronica di villa Fabbricotti, spuntate nei mesi passati per il distacco di calcinacci. Transenne che «oltre a segnalare che c’è un pericolo, rischiano di essere il segnale del mettiamocele e poi si vedrà: ecco questo non ci piace, non lo vogliamo...».

A cosa serviranno i 500mila euro previsti dalla giunta (200mila già annunciati qualche tempo fa) lo hanno spiegato ieri Luca Salvetti e gli assessori ai lavori pubblici e alla cultura, Silvia Viviani e Simone Lenzi, insieme ai responsabili degli uffici comunali. In sintesi sta per essere approvato il progetto esecutivo per i lavori di villa Mimbelli, casa del Museo Fattori: 200mila euro stanziati dal Comune che si aggiungono ai 2 milioni chiesti dai fondi Pnrr per il giardino storico. Valgono invece 100mila euro gli interventi previsti per la ristrutturazione di villa Letizia, sede del polo universitario di Logistica: anche in questo caso, approvato il progetto definitivo, sta per andare in approvazione il progetto esecutivo. Viene poi definita «imminente» l’approvazione del progetto definitivo per i lavori a villa Fabbricotti, gli ultimi 200 mila euro appena inseriti nel bilancio triennale. Si aggiunge la candidatura del parco di villa Regina ai fondi nazionali, 2 milioni: la richiesta, così come per gli altri 2 milioni per il parco di villa Mimbelli, è in fase istruttoria, si aspetta di sapere se ci sarà l’ok definitivo e per quanto. «In ogni caso – dicono Lenzi e Viviani – il Pnrr ci offre l’occasione di spingere su una progettazione che poi rimane ed è utile per poter intercettare altri bandi che si presenteranno di volta in volta».

Cosa sarà fatto intanto nelle ville dei tre parchi, in alcuni casi frequentatissimi dai livornesi? E quando? A questa seconda domanda viene risposto «nel corso del 2023». In generale, ricostruisce Viviani, sono previsti «interventi all’interno e all’esterno degli edifici, per esempio per le infiltrazioni di acqua, per togliere la muffa» o ancora «sulle pavimentazioni, la tinteggiatura, preservando i caratteri di queste ville». Oltre alle opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Lavori di manutenzione straordinaria, che in realtà è ordinariamente obbligatorio fare», sottolinea la stessa assessora.

Lenzi accenna poi al fatto che in alcuni punti di villa Mimbelli si rifarà l’illuminazione «per arrivare alla piena fruibilità del parco anche la sera». Si rivedranno quindi concerti in notturna nel teatrino dietro ai Granai? «Ma con grande attenzione ai decibel...», ribatte subito Lenzi ricordano i tempi delle proteste del vicinato.

Villa Letizia

Guardando nel dettaglio ai lavori previsti, a villa Letizia ci si concentrerà sia sull’edificio principale che sugli spazi che ospitano aule e laboratori didattici. Sono previste opere di manutenzione straordinaria ai pavimenti interni, alla rampa esterna, ai terrazzi, agli intonaci e alle persiane. Poi la demolizione del casottino esterno che è ormai un rudere, il parziale rifacimento del marciapiede intorno ai laboratori, la ripresa dell’intonaco lungo i fronti nord e ovest.

Villa Mimbelli

Con la delibera 697 del 15 novembre sindaco e assessori hanno invece approvato il progetto definitivo per villa Mimbelli, il fazzoletto verde tra il lungomare e il centro. Sono previsti lavori all’interno del museo (pavimentazioni, stuccature, tinteggiature) e ai Granai (sottogronda, tinteggiature esterne, rimozione muffe), che sono usati sia per mostre temporanee al primo piano che come deposito al piano terra. Quanto invece alla candidatura ai fondi del Pnnr, se il finanziamento sarà approvato servirà, per esempio, a migliorare i percorsi nel verde, restaurare la vasca e le due fontane, attivare il servizio wifi in tutto il parco, rivedere la facciata dei Granai transennati, riorganizzare l’illuminazione. Va ricordato che villa Mimbelli è già stata oggetto di recente di una serie di interventi: per esempio l’installazione della rampa di accesso per i disabili e il nuovo ingresso al percorso museale (200 mila euro).

Villa Fabbricotti

La sede principale della biblioteca Labronica sarà infine interessata da opere di manutenzione straordinaria (pavimentazioni, tinteggiature, rifacimento terrazza al secondo piano, soffitti della scala secondaria, persiane). Al piano terra si interverrà sui marmi e le veneziane, al primo piano saranno restaurate le pitture. Tra gli interventi più significativi dal Comune citano «il restauro dei soffitti incannucciati della scala secondaria che hanno subito forti infiltrazioni con l’alluvione del 2017», più «interventi sul tetto e sugli infissi».

Ma la Ceschina...

Dovranno aspettare ancora, invece, il parco chiuso della Ceschina e lo storico torrino vista mare ormai crollato. Viviani mette le mani avanti sottolineando che il progetto per riaprire dopo una vita il parco c’è, approvato dal 2018. E che finalmente si è raggiunto un accordo con la Soprintendenza per il torrino, «dove un restauro filologico, mattone per mattone, è impossibile, bisogna ripartire dal fatto che la struttura è crollata». Ma per il parco non è ancora stata fatta neppure la prevista bonifica dagli ordigni bellici e per il torrino bisognerà ricominciare tutto il percorso per far ripartire il cantiere.

Villa Maria e il cinema

Una curiosità è legata infine a villa Maria, in zona Redi-Calzabigi. «Dopo aver ristrutturato l’ultimo piano – fa sapere Lenzi – il prossimo anno lo renderemo pienamente accessibile con una scala antincendio per renderlo pienamente accessibile. Per farci cosa? Una destinazione d’uso adatta alla vocazione che questa villa si è data negli ultimi anni, legata al cinema e alle arti dello spettacolo...». l

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