Il Tirreno

Livorno

L'indagine

Oltre 200 lavoratori irregolari trovati tra Livorno e provincia. Un milione e mezzo di evasione fiscale

I controlli
Oltre 200 lavoratori irregolari trovati tra Livorno e provincia. Un milione e mezzo di evasione fiscale

Ecco il bilancio dei controlli effettuati dalla guardia di finanza

06 ottobre 2022
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LIVORNO. Sono 246 i lavoratori irregolari trovati tra Livorno e provincia dalla guardia di  finanza nel corso di una cinquantina controlli effettuati da inizio anno dalla guardia di finanza. Il tutto con contestuale complessiva evasione contributiva e di imposte (da parte delle aziende) per oltre 1,5 milioni di euro. E’ il bilancio delle verifiche effettuate da parte di tutti i reparti presenti in provincia - coordinati dal comando provinciale della guardia di finanza di Livorno – nei confronti di attività operanti nei settori turistico, primario, della ristorazione e della formazione.

“L’anno in corso è molto particolare per tutto il contesto economico e sociale a causa della crisi post-pandemica e dei rincari delle materie prime – fanno sapere le Fiamme Gialle - la guardia di finanza ha intensificato i propri servizi per rafforzare anche la tutela dei lavoratori, evitare fenomeni di concorrenza sleale e perseguire le irregolarità maggiormente dannose".

Decine, dunque, i controlli sviluppati per contrastare i fenomeni di lavoro nero e lavoro grigio anche mediante l’analisi di alert, il “controllo economico” del territorio e il “matching” delle banche-dati per individuare, in maniera trasversale, coloro che sfruttano tali forme di impiego irregolare.

Tutti i reparti territoriali (dall’Elba a Livorno, passando per Piombino, Castiglioncello e Cecina) hanno peraltro approfondito diverse segnalazioni pervenute da cittadini al 117, non solo nelle zone di mare e più rinomate, ma anche nei posti più lontani della provincia; in taluni casi, i finanzieri hanno sviluppato input e richieste di aiuto provenienti proprio da alcuni dipendenti sfruttati.

"Si tratta di una risposta concreta sul campo – proseguono le Fiamme Gialle –  che la Guardia di Finanza vuole dare sia ai cittadini che segnalano irregolarità, sia agli imprenditori in regola ed alle loro associazioni di categoria con le quali, del resto, c’è un costante e fattivo rapporto di collaborazione. Le attività di polizia economico-finanziaria proseguiranno per contrastare queste forme di evasione d’imposta e sfruttamento lavorativo col fine di tutelare i cittadini, i lavoratori e gli imprenditori che vivono e lavorano nel rispetto delle regole”.

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di Paola Silvi
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