Il Tirreno

Livorno

L'inchiesta

Giovane livornese indagato per aver abusato della figlia tredicenne della fidanzata

di Stefano Taglione
Giovane livornese indagato per aver abusato della figlia tredicenne della fidanzata

L’avrebbe baciata e palpeggiata dopo un passaggio in auto fuori da scuola. L'uomo davanti agli inquirenti ha negato tutto 

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LIVORNO. Avrebbe baciato e palpeggiato nelle parti intime una ragazzina di 13 anni, la figlia dell’ormai ex compagna. Abusi che sarebbero avvenuti nel gennaio scorso sulla sua auto, dopo che l’uomo sarebbe andato a prendere l’alunna fuori da una scuola media livornese. È grazie a un colloquio fra una psicologa e l’adolescente – la piccola soffre di un deficit cognitivo, per questo si trovava dalla professionista – che un venticinquenne è indagato per violenza sessuale aggravata. Secondo la procura – la pubblico ministero titolare dell’inchiesta è Antonella Tenerani – il giovane avrebbe approfittato del rapporto di fiducia con la minorenne, forte del legame sentimentale con la madre, per abusare di lei.

Il diretto interessato – di cui Il Tirreno mantiene l’anonimato per non rendere identificabile la ragazzina vittima delle presunte violenze – nega però tutto. Nel frattempo, visto che il fidanzamento con la mamma dell’adolescente è terminato, non ha più modo di frequentare la minorenne. I fatti sarebbero avvenuti nel gennaio scorso e dopo il colloquio avuto con la psicologa che ha immediatamente avvertito la madre quest’ultima, oltre a interrompere qualsiasi rapporto col venticinquenne, lo ha denunciato alle forze dell’ordine. Il venticinquenne, per il quale non vi sono per il momento provvedimenti restrittivi, è indagato per violenza sessuale ed è difeso dall’avvocata Barbara Luceri. Due giorni fa, nel tribunale penale di via Falcone e Borsellino, davanti al giudice per le indagini preliminari Mario Profeta si è tenuto l’incidente probatorio per conferire un incarico a uno specialista, anch’egli psicologo, che avrà il compito di verificare se la ragazzina sia in grado di testimoniare davanti al gip.

In caso positivo, durante un’audizione protetta, la tredicenne sarà chiamata a ripercorrere quei presunti terribili momenti in cui sarebbe stata baciata e palpeggiata nelle parti intime. L’attendibilità della testimonianza per ora ricavabile dalla denuncia resta ancora al vaglio degli inquirenti. 


 

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