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Baracchine sul lungomare di Livorno: «Ok al piano entro luglio»

Claudia Guarino
L’ex baracchina all’altezza dell’acquario, chiusa e abbandonata da tempo
L’ex baracchina all’altezza dell’acquario, chiusa e abbandonata da tempo

04 luglio 2022
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LIVORNO. Una baracchina per ogni piazzetta sulla parte nord del lungomare. L’idea c’è, è già stata annunciata a suo tempo e l’amministrazione ha tutta l’intenzione di proseguire su questa strada. E quest’idea, adesso, è stata inserita in un documento d’indirizzo strategico elaborato dai tecnici comunali su indicazione dell’assessorato ai lavori pubblici. «Puntiamo a portarlo all’approvazione della giunta entro il mese di luglio», dice l’assessora di riferimento, Silvia Viviani. In pratica è uno strumento che dovrebbe contenere le linee generali di tutti gli interventi urbanistici previsti «dall’altezza di Porta a Mare, cantieri esclusi, fino alla piazzetta San Jacopo». E dovrebbe servire a gestire meglio, con una visione d’insieme, gli interventi previsti. Tra cui, appunto, le nuove baracchine, «e anche i lavori sulla Terrazza Mascagni». Ma andiamo con ordine.

Per quanto riguarda le baracchine rimane in piedi l’idea di crearne una per ognuna delle tre piazze, cioè davanti allo Scoglio della Regina, all’altezza del moletto Nazario Sauro e in corrispondenza dell’Acquario. «Abbiamo fatto alcune verifiche e simulazioni per capire come riutilizzare quelle superfici dando più respiro al viale e magari organizzando una baracchina per ogni piazzetta. Noi le chiamiamo baracchine, ma saranno strutture nuove. Non saranno sviluppate sul modello delle torrette perché pensiamo a un modello più facile da vivere. Dobbiamo anche capire quanto spazio prendere perché la piazza deve restare». La superficie, cioè, non dovrà essere interamente interessata dalla struttura. Ma che aspetto avranno le baracchine? «Ancora non siamo arrivati a definire la parte architettonica. Ma abbiamo visto che l’idea della baracchina su piazzetta regge. Abbiamo dunque una base e, su questa, possiamo riaprire il tavolo con l’Ordine degli architetti e la Soprintendenza, che dovrà esprimere un parere».

Sono cioè state individuate le piazzette delle nuove baracchine e manca da capire in che modo saranno tirate su. «Vediamo, in quest’ottica, come potremo raccogliere le idee da parte delle cittadinanza».

Il documento programmatico d’insieme sarà, come detto, portato al vaglio della giunta – secondo le intenzioni – nelle prossime settimane. «A luglio vorrei arrivare a deliberare». In modo tale che il masterplan diventi un ambito unitario di opere pubbliche. Poi ci saranno da capire le prassi procedurali e il cronoprogramma dei vari interventi. «Poi la questione passa alle gestione del Patrimonio, che farà atti di trasparenza pubblici come, per esempio, bandi di valorizzazione. Ma vedremo. Io conto di inserire le modalità attuative (degli interventi, ndr) all’interno della delibera quadro che stiamo facendo». Quanto tempo servirà, dunque, per vedere l’avvio del cantiere per le nuove baracchine e, successivamente, per ammirarle in piedi? «Al momento non possiamo saperlo. Dobbiamo capire i tempi tenendo in considerazione le concessioni esistenti». Insomma, è un iter ai primi passi.


 

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