Il Tirreno

Livorno

Sull'ex ippodromo il centrosinistra contro i Cinque Stelle: «Caprilli? Nogarin l’ha chiuso»

Simone Fulciniti
Sull'ex ippodromo il centrosinistra contro i Cinque Stelle: «Caprilli? Nogarin l’ha chiuso»

Pd, Casa Livorno e Futuro al contrattacco dopo le accuse dei Cinque Stelle Mirabelli: «Salvetti sta tenendo fede agli impegni, c’è da costruire il futuro» 

29 agosto 2021
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. L’Ippodromo Caprilli – o forse sarebbe il caso di parlare di ex Ippodromo, visto che per adesso non ci sono cavalli – durante l’estate è stato oggetto di discussioni e dibattiti. Adesso le forze di maggioranza di centrosinistra (Pd, Casa Livorno, Futuro e Articolo Uno) si schierano anche visivamente davanti all’ingresso della struttura per fare il punto e contrattaccare alle recenti polemiche intavolate dal Movimento 5 stelle.

«Uno degli impegni dell’amministrazione comunale – afferma Federico Mirabelli, segretario del Pd livornese – era riconsegnare parte dell’ippodromo Caprilli alla città: un impegno che il sindaco Luca Salvetti ha mantenuto, con l’inaugurazione avvenuta nel tardo pomeriggio di Ferragosto. Adesso dobbiamo costruire il futuro di questa area, e, dentro la discussione del piano operativo comunale, capire quali progetti presentare, dando una prospettiva: perché è chiaro che le corse ippiche non possono reggere da sole una struttura di questo tipo».

Quanto agli attacchi a Cinque stelle. «Rigettiamo ogni tipo di polemica: l’ex sindaco Nogarin ha la responsabilità di averlo chiuso questo ippodromo, facendo anche un danno erariale, perché l’area è andata in malora: cinque anni che hanno portato al degrado assoluto». Le corse dei cavalli prossimo passaggio: «Sono convinto che in inverno le riavremo e se l’amministrazione continuerà nel percorso intrapreso l’anno prossimo potremo tornare a godercele di sera, in estate, Coppa del Mare compresa».

Gabriele Benucci (Casa Livorno) sottolinea l’importanza degli eventi culturali. «C’è chi parla di questa amministrazione come gruppo da “panem et circenses”, non rendendosi conto che sta offendendo i livornesi. Quelli erano spettacoli circensi e di combattimento tra gladiatori che venivano presentati ai cittadini romani da parte degli imperatori. Quindi, se si segue la definizione, i livornesi sarebbero gente abbrutita. In realtà quello che è successo durante l’estate al Caprilli fa capire che Livorno ha voglia di cultura: date le centinaia di persone che hanno presenziato a spettacoli, incontri, e presentazioni di libri. Per non parlare dei tanti che hanno trovato occasioni di lavoro».

«Rimarco il fatto che il luogo è patrimonio della città - incalza Michela Pertici (Futuro): le corse ripartiranno, ma il posto deve essere valorizzato, e abbiamo dimostrato che si può fare».

Mirabelli conclude rispondendo ad un attacco diretto. «Stella Sorgente dice che le risorse spese qui dovevamo riservarle all’ edilizia scolastica: nel 2018 la giunta Nogarin investiva l’11 % degli stanziamenti in bilancio nell'edilizia scolastica, la giunta attuale ne ha impegnati il 38% nel 2021. Lezioni su questo punto non le possiamo accettare da chi ha avuto l’opportunità di fare ma ha fatto ben poco».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni