Il Tirreno

Livorno

Due giorni per Armando Picchi a 50 anni dalla morte: «Nella storia di Livorno come Modì e Mascagni»

Gianni Tacchi
Due giorni per Armando Picchi a 50 anni dalla morte: «Nella storia di Livorno come Modì e Mascagni»

Venerdì 27 maggio gabbionata con Allegri, Protti e Lucarelli. Il sindaco Salvetti: «Così ritroviamo la nostra identità» 

21 maggio 2021
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LIVORNO. Questione di orgoglio, di identità, anche di eventi e storie che in futuro potrebbero avere un risvolto turistico. «Dopo la mostra su Modigliani e il festival su Mascagni, senza dimenticare personaggi come Ciampi e Caproni, è il momento di ricordare anche un campione come Armando Picchi a cinquant’anni dalla morte», dice il sindaco Luca Salvetti. E i due giorni in memoria del capitano della Grande Inter, giovedì e venerdì della prossima settimana, nascono proprio in questo contesto. «Picchi è Livorno, Picchi è una storia straordinaria con un epilogo drammatico - aggiunge Salvetti - noi vogliamo omaggiare i livornesi più importanti della storia, coloro che durante la loro vita hanno ottenuto riconoscimenti a livello mondiale. Per la città è un orgoglio, deve essere motivo di vanto per acquisire un’identità e farla conoscere agli altri con il turismo. Ricordare Armando Picchi ci avvicina ancora di più alla nostra storia».

GABBIONATA AI FIUME

Il clou dell’iniziativa in ricordo di Picchi sarà venerdì pomeriggio con una gabbionata e un talk show ai Bagni Fiume, a cui parteciperanno anche Massimiliano Allegri, Igor Protti e Cristiano Lucarelli. Tutti nel gabbione in cui il capitano della Grande Inter portava campioni come Jair, Mazzola e Suarez. «Inizialmente - rivela Salvetti - l’idea era quella di organizzare una partita allo stadio con il pubblico, ma le normative anti-Covid non lo consentono e così abbiamo trovato un’alternativa forse più affascinante. Faremo le squadre direttamente venerdì, prima di giocare, come una vera e propria gabbionata tra amici». «I Fiume erano la casa estiva di Picchi - interviene Armando Neri, uno dei soci dello storico stabilimento balneare - io non ho ricordi limpidi di quel periodo, anche perché faccio parte di un’altra generazione, ma conosco benissimo le storie di quelle gabbionate con gli amici di Armando Picchi da una parte e i campioni dell’Inter dall’altra. E poi le cene, le cacciuccate... Per noi è un onore ospitare l’evento di venerdì prossimo».

LA COMMOZIONE

Mentre a Palazzo Civico si parla degli appuntamenti in programma, a partire dallo spettacolo di giovedì sera in Fortezza Nuova con l’attore Michele Crestacci, dai rispettivi uffici si collegano in videoconferenza Massimo Moratti, figlio di Angelo che di quell’Inter era presidente, e Leo Picchi, figlio di Armando. «Pur avendolo solo sfiorato, parlare di mio padre mi commuove ancora - è l’intervento di Leo Picchi - la sua è una mancanza che avvertiamo ogni singolo giorno, spero che ci guardi dall’alto e sia soddisfatto della sua famiglia. Ringrazio il sindaco e l’amministrazione comunale per aver pensato a tutto questo: io ricordo ancora la commemorazione per i dieci anni dalla sua scomparsa, anche all’epoca i livornesi dimostrarono tutto il loro affetto per mio padre». —

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