Il Tirreno

Livorno

Parchi chiusi a Livorno per il Primo Maggio: «Quest’anno una ragione in più»

Francesca Suggi
Parchi chiusi a Livorno per il Primo Maggio: «Quest’anno una ragione in più»

Il Comune conferma la decisione. I bar di Villa Fabbricotti e Centro Città: «La gente li vorrebbe aperti» 

29 aprile 2021
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LIVORNO. Nessuna corsa ad aggiudicarsi il tavolo picnic migliore in Villa Corridi o il fazzoletto di prato al sole in Villa Fabbricotti. Non ci saranno bambini ai giochi del parco Centro Città né a Villa Corridi. Niente Primo Maggio di scampagnate nei polmoni verdi cittadini comunali sabato. Come sempre, si conferma anche quest’anno la chiusura dei parchi pubblici. È un provvedimento ormai datato e consolidato del Comune. «Ogni anno il Primo Maggio, festa dei lavoratori, i parchi pubblici comunali sono tutti chiusi», spiegano a chiare lettere da Palazzo civico.

Non si tratta di una disposizione legata alla pandemia, quindi. «Ma a maggior ragione quest’anno c’è una ragione in più, quella sanitaria», continuano. Sicuramente in questo 2021, ancora in pandemia, con la Toscana appena tornata in zona gialla questo provvedimento impedirà almeno in parte il rischio di assembramenti in quei polmoni verdi pubblici cittadini da sempre calamita di tanti giovani, famiglie e bambini.

Villa Fabbricotti, parco Gattai-Centro Città, villa Mimbelli, Villa Corridi, Villa Maria sono tra le zone verdi cittadine tra le più frequentate. L’amministrazione comunale spera, come sempre, nel buon senso delle persone soprattutto in giornate come quelle di sabato in cui, per tradizione, si fanno gite fuori porta, scampagnate. Insomma, quelle giornate di festa in cui le persone tendono a stare insieme. La raccomandazione generale è quella del buonsenso. Si invita a rispettare le norme di sicurezza, il distanziamento, l’utilizzo delle mascherine. Eppure anche se da sempre i parchi pubblici della città sono chiusi per la festa dei lavoratori, a Livorno le persone continuano a non ricordarselo. A non capirne le motivazioni, a prescindere dalla pandemia.

«In questi giorni sono tante le persone che ci hanno chiesto se sabato eravamo aperti e comunque, a prescindere dal Covid, la gente nel corso degli anni non si è mai spiegata il perché di questo provvedimento comunale», racconta Filippo Brandolini che gestisce il Chioschino di Villa Fabbricotti. «Se fossimo aperti sicuramente le persone verrebbero: comunque domenica siamo aperti regolarmente come tutti i giorni in cui il parco è aperto».

Anche Federico Quercioli del Parchino bistrot, il chioschino del parco Centro Città ovviamente sabato sarà chiuso. «Anche tanti nostri clienti pensavano che sabato fossimo aperti, ma a Livorno è così da sempre». Intanto Quercioli guarda al futuro. Ha già richiesto al Comune di poter partire dal primo giugno con le chiusure serali posticipate alle 23. Fino a metà agosto. «Abbiamo fatto la stessa richiesta dello scorso anno: la sera fuori si sta bene e lo scorso anno è stata una scelta vincente – dice – Così abbiamo fatto la stessa richiesta. Ci tengo a sottolineare che lavoriamo in sicurezza e facciamo rispettare le norme anti-Covid». —

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