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«Gamberi rossi e viola importati dalla Turchia»: capitaneria, raffica di sanzioni in Toscana


	Tre gamberi (foto d'archivio)
Tre gamberi (foto d'archivio)

Sono stati scoperti in un deposito di stoccaggio di Livorno e distribuiti in gran parte della regione «con documenti non idonei»

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LIVORNO. Otto tonnellate e mezzo di pesce sequestrato, 63 operatori multati per un totale di circa 100.000 euro di sanzioni e 70 illeciti di natura penale e amministrativa. Sono i numeri dell’operazione “Spinnaker” della direzione marittima toscana della capitaneria di porto, guidata dal contrammiraglio Gaetano Angora. «Particolare menzione – spiegano i militari – merita il sequestro di 6.000 chili di gambero rosso e viola importati dalla Turchia, rinvenuti presso un deposito di stoccaggio di Livorno e inseriti nel circuito commerciale nazionale con documenti risultati non idonei ad attestare pienamente la legalità del pescato in conformità alle leggi internazionali».

Analoga sanzione è toccata al comandante di un peschereccio di Porto Santo Stefano che è stato sanzionato per aver pescato i predetti gamberi pur non essendo in possesso della speciale autorizzazione ministeriale necessaria per poter pescare la predetta specie.

Inoltre, in tre distinti casi, i militari di Livorno, Piombino, Rio Marina e Porto Azzurro, durante le attività ispettive eseguite congiuntamente ai funzionari dell’Asl, hanno riscontrato diverse tipologie di illecito che hanno condotto alla chiusura temporanea di un minimarket alimentare di Vinci, di un ristorante di Capoliveri e del deposito di un ristorante di Campiglia Marittima.

L’intensa attività, iniziata all’inizio del mese di dicembre, proseguirà durante tutte le festività natalizie, prevedendo, senza sosta, il controllo di tutte le fasi della filiera ittica».

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