La Livorno di ieri vista con gli occhi dei pittori di oggi: la grande mostra di pittura e foto
Insieme Livorno come era e Tosca Arte al Museo di Storia Naturale
Livorno “Roba dell'altro secolo” ovvero la Livorno di ieri vista con gli occhi dei pittori di oggi: è il titolo della mostra fotografica e pittorica che si inaugura il 10 dicembre alle 17 nella Sala delle esposizioni temporanee del Museo di storia naturale del Mediterraneo (via Roma, 234) dove resterà visitabile sino al 10 gennaio. La mostra, che ha il patrocinio della Provincia, scaturisce da un'idea di Roberto Tessari (associazione Livorno come) e dal successivo incontro fra due rilevanti realtà associative l'associazione “Livorno come era” e “Toscana Arte – Gruppo Giovanni March”, presiedute rispettivamente da Giorgio Mandalis e da Biagio Chiesi che interverranno all’ inaugurazione: «Questa idea la coltivavo già da diverso tempo – racconta Roberto Tessari – confrontando immagini d'epoca e foto attuali. Ma avevo sempre pensato anche alla pittura osservando i quadri di tanti nostri pittori. Quindi perché non partire dalle foto del passato come fonte di ispirazione per i pittori nel ritrarre l'esistente? Da una mia conferenza è poi nato l'incontro con Biagio Chiesi e quindi la collaborazione col sodalizio di cui è presidente».
Ai pittori aderenti a “Toscana Arte – Gruppo Giovanni March” l'associazione “Livorno come era” ha così messo a disposizione una sessantina di cartoline d'epoca. Ogni pittore sarebbe poi andato sul luogo raffigurato nella foto per dipingere lo scenario attuale. C’è una versione pittorica di “rephotography” in cui si fotografa una piazza, un edificio, un luogo ripetendo uno scatto analogo di molti decenni prima. Nella mostra si ritrae però lo stesso luogo dopo molti anni impiegando colori, tela e pennelli al posto della macchina fotografica. E quasi sempre la foto d'epoca ed il ritratto attuale non coincidono.
Ad esempio piazza XX Settembre in una foto del primo '900 ed il dipinto che la ritrae come è ora dove spicca un evidente cambiamento. Nella foto non c'è infatti il monumento al granduca Leopoldo II adesso, ivi collocato solo nel 1958. Questa visione “now and before” è rinvenibile in molte altre raffigurazioni di Livorno prebelliche e postbelliche. E ancora nel tempo sono cambiate via Grande e piazza Grande o l'odierno viale degli Avvalorati dove c'era l'omonimo teatro e la zona di piazza Attias modificata negli anni '60. Ad esporre Irene Andrei, Mauro Busoni, Biagio Chiesi, Ennio Corti, Antonio Cristiano, Grazia Difilippantonio, Giuseppina Gallo, Francesca Ghelarducci, Francesco Lipani, Clelia Logoluso, Massimiliano Luschi, Valeria Luschi, Silverio Mazzella, Nicola Mazzinghi, Walter Movarelli, Rosy Muntoni, Fabio Orsolini, Giada Pasini, Tommaso Ricci, Ivano Rossi, Paola Turio, Viki, Raffaele Zullo e Rocco Sebastian Conrad Korbel. Info. Ingresso a donazione libera; è visitabile martedi, giovedì e sabato 9-13 e 15-19; mercoledì e venerdì 9-13 e la domenica 15-19.