Confindustria, il Pil dell’Italia rallenta nel secondo trimestre del 2023
In calo i prestiti alle imprese, mentre l’inflazione è destinata a rimanere ancora
Milano, 27 mag. (LaPresse) - Dopo il buon andamento di inizio 2023, la crescita del Pil italiano continuerà a un ritmo più moderato nel secondo trimestre dell'anno, con una situazione solida per quanto riguarda i servizi e meno soddisfacente in settori come industria e costruzioni. In questo quadro, l'inflazione è destinata a persistere, ma il trend al ribasso degli ultimi mesi continuerà a dispiegarsi, soprattutto grazie al calo dei prezzi dell'energia.
Ad affermarlo è il Centro studi di Confindustria, che nella sua congiuntura flash relativa a maggio si concentra anche sulle difficoltà esistenti sul fronte del credito. Il tasso di finanziamento per le imprese è infatti salito al 4,30% a marzo, triplicando i livelli di fine 2021: ne consegue un calo dei prestiti concessi, e di conseguenza un minore sostegno a produzione e investimenti. Su quest'ultimo fronte però ci sono buone prospettive, sottolinea Confindustria, se si guarda all'aumento dello 0,3% della produzione di beni strumentali registrato nel primo trimestre. Anche se l'erosione dei margini nel settore manifatturiero potrebbe ridurre la capacità di autofinanziamento delle imprese e dunque limitarne gli investimenti.Sul fronte dei consumi in Italia, invece, il Centro studi dell'associazione imprenditoriale sottolinea una crescita molto leggera, trainata soprattutto dai servizi. I consumi però restano "zavorrati dall'inflazione", mentre peggiora il giudizio delle famiglie sulla propria situazione economica generale, testimoniata anche dal calo delle vendite di beni alimentari. Segnale positivo è invece, si sottolinea, la ripresa delle immatricolazioni di veicoli.Su scala globale, infine, si assiste a una debole produzione nell'Eurozona per quanto riguarda l'industria, in particolare a causa del rallentamento del manifatturiero. Negli Stati Uniti invece si verifica una dinamica inversa, mentre in Cina si assiste a una frenata che però non ha finora intaccato il clima di fiducia nel settore del paese. Mch/ntl