Il Tirreno

L’FC Haka, una delle società più titolate del calcio finlandese con nove campionati di Veikkausliiga e 12 coppe nazionali, sta attraversando una crisi senza precedenti. La stagione 2025 si è chiusa con appena 17 punti e l’ultimo posto nel Gruppo B, risultato che ha sancito la retrocessione in seconda divisione e il peggior rendimento della storia del club.

Un simbolo per la comunità

La squadra di Valkeakoski, cittadina di poco più di 20.000 abitanti, è da decenni il cuore sportivo della comunità locale. Il periodo d’oro risale agli anni Ottanta, mentre nei primi anni 2000 l’Haka ha partecipato per quattro volte alla Champions League. La retrocessione ha lasciato i tifosi attoniti, ma la delusione si è trasformata in un gesto estremo.

L’incendio al Tehtaan Kenttä

Nella notte del 7 dicembre, tre minorenni hanno appiccato un incendio allo stadio Tehtaan Kenttä, impianto da 5.300 posti simbolo del club. Le fiamme hanno distrutto le tribune e il terreno di gioco artificiale, rendendo necessario l’intervento urgente dei vigili del fuoco. Le immagini diffuse mostrano un rogo devastante che ha scosso l’intera comunità.

Le indagini e le responsabilità

Un quindicenne ha confessato l’accaduto, coinvolgendo altri due coetanei. Secondo la normativa finlandese, i tre non rischiano conseguenze penali rilevanti a causa della giovane età, ma potranno comunque essere chiamati a rispondere dei danni materiali ingenti provocati. La polizia ha avviato ulteriori accertamenti.

Le parole del club

Il dirigente Marko Larsson ha commentato con amarezza: «Non avevamo bisogno di un ulteriore colpo. La retrocessione è già stata dura, e ora dobbiamo affrontare anche questo danno. Fortunatamente abbiamo ricevuto supporto dalla comunità, ma la ricostruzione sarà una sfida importante». Il club si trova ora a dover gestire non solo le conseguenze sportive della retrocessione, ma anche un pesante danno materiale e simbolico. La città di Valkeakoski, legata indissolubilmente alla storia dell’Haka, cerca di elaborare l’impatto di un episodio che ha segnato profondamente il calcio finlandese.