Il Tirreno

La riforma

Giustizia, via libera alla separazione delle carriere dei magistrati

Giustizia, via libera alla separazione delle carriere dei magistrati

L’applauso in consiglio dei ministri dopo l’approvazione del disegno di legge

29 maggio 2024
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Il Consiglio dei ministri, da poco terminato a palazzo Chigi, ha dato il via libera al disegno di legge costituzionale recante ‘norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare‘, provvedimento sulla separazione delle carriere. L’approvazione, secondo quanto si apprende, è stata accolta da un applauso.

Il provvedimento del ministro Carlo Nordio separa in modo netto le carriere tra magistratura giudicante e requirente. Nell’ipotesi allo studio dell’esecutivo, a quanto filtra, si arriverebbe a un Consiglio superiore della magistratura diviso in due diverse sezioni, i cui membri sarebbero scelti tramite sorteggio. Dividere il Csm in due, scartando l’idea di due diversi consigli, che pure è circolata in queste settimane, permetterebbe senza ulteriori cambiamenti di confermare il ruolo di presidente al capo dello Stato.

Si punta anche a eliminare la sezione disciplinare del Csm per individuare un’Alta corte cui spetterà il giudizio sugli illeciti disciplinari di tutti i magistrati, anche quelli amministrativi, contabili e tributari. Da ultimo, non è escluso che nel provvedimento entri anche l’inserimento in costituzione del ruolo dell’avvocatura.

L’Associazione nazionale magistrati: «Valuteremo sciopero, prima leggiamo il testo»

«Leggeremo il testo e valuteremo», ha detto a LaPresse il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia. Il numero uno dell’Associazione nazionale magistrati ha convocato la giunta per oggi pomeriggio con all’ordine del giorno le “valutazioni e iniziative». «Lo sciopero? Non lo so, ho convocato la giunta, decideremo. Siamo in una fase di studio». 

Il Cdm ha dato il via libera a “questo epocale provvedimento che si articola su tre principi fondamentali. Il primo è la separazione delle carriere” dice il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il via libera in Cdm al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere. 

Nordio: «Pm resta assolutamente indipendente»

«Abbiamo dato rilevanza costituzionale al fatto che anche la magistratura requirente è, deve essere, e resterà assolutamente indipendente da qualsiasi interferenza del potere esecutivo e da qualsiasi pressione di altri organismi. Gode e godrà delle stesse garanzie di indipendenza della magistratura giudicante», sottolinea l’esponente del Governo.

«Il secondo punto su cui poggia questa fondamentale riforma è la composizione e la elezione del Csm. Questo organo di autogoverno della magistratura, non solo a detta mia e di esponenti della maggioranza, ma anche a detta di moltissimi magistrati e di una larga parte dell’opinione pubblica non ha dato una buona prova di sé, però i rimedi non sono stati apprestati. Rimedi alla degenerazione correntizia», aggiunge Carlo Nordio. «Ecco interrompere questo legame tra elettore e eletto che ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale – ha aggiunto il Guardasigilli –. Questo accade attraverso il sorteggio che avviene tra persone estremamente qualificate».

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