Giustizia, via libera alla separazione delle carriere dei magistrati
L’applauso in consiglio dei ministri dopo l’approvazione del disegno di legge
Il Consiglio dei ministri, da poco terminato a palazzo Chigi, ha dato il via libera al disegno di legge costituzionale recante ‘norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare‘, provvedimento sulla separazione delle carriere. L’approvazione, secondo quanto si apprende, è stata accolta da un applauso.
Il provvedimento del ministro Carlo Nordio separa in modo netto le carriere tra magistratura giudicante e requirente. Nell’ipotesi allo studio dell’esecutivo, a quanto filtra, si arriverebbe a un Consiglio superiore della magistratura diviso in due diverse sezioni, i cui membri sarebbero scelti tramite sorteggio. Dividere il Csm in due, scartando l’idea di due diversi consigli, che pure è circolata in queste settimane, permetterebbe senza ulteriori cambiamenti di confermare il ruolo di presidente al capo dello Stato.
Si punta anche a eliminare la sezione disciplinare del Csm per individuare un’Alta corte cui spetterà il giudizio sugli illeciti disciplinari di tutti i magistrati, anche quelli amministrativi, contabili e tributari. Da ultimo, non è escluso che nel provvedimento entri anche l’inserimento in costituzione del ruolo dell’avvocatura.
L’Associazione nazionale magistrati: «Valuteremo sciopero, prima leggiamo il testo»
«Leggeremo il testo e valuteremo», ha detto a LaPresse il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia. Il numero uno dell’Associazione nazionale magistrati ha convocato la giunta per oggi pomeriggio con all’ordine del giorno le “valutazioni e iniziative». «Lo sciopero? Non lo so, ho convocato la giunta, decideremo. Siamo in una fase di studio».
Il Cdm ha dato il via libera a “questo epocale provvedimento che si articola su tre principi fondamentali. Il primo è la separazione delle carriere” dice il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il via libera in Cdm al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere.
Nordio: «Pm resta assolutamente indipendente»
«Abbiamo dato rilevanza costituzionale al fatto che anche la magistratura requirente è, deve essere, e resterà assolutamente indipendente da qualsiasi interferenza del potere esecutivo e da qualsiasi pressione di altri organismi. Gode e godrà delle stesse garanzie di indipendenza della magistratura giudicante», sottolinea l’esponente del Governo.
«Il secondo punto su cui poggia questa fondamentale riforma è la composizione e la elezione del Csm. Questo organo di autogoverno della magistratura, non solo a detta mia e di esponenti della maggioranza, ma anche a detta di moltissimi magistrati e di una larga parte dell’opinione pubblica non ha dato una buona prova di sé, però i rimedi non sono stati apprestati. Rimedi alla degenerazione correntizia», aggiunge Carlo Nordio. «Ecco interrompere questo legame tra elettore e eletto che ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale – ha aggiunto il Guardasigilli –. Questo accade attraverso il sorteggio che avviene tra persone estremamente qualificate».