Il Tirreno

Odio online, 2017 di lotta per i big web

Odio online, 2017 di lotta per i big web

Intelligenza artificiale e revisori umani contro i cyberbulli

23 dicembre 2017
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ROMA. Molestie online, minacce, offese, si sono dimostrate "tossiche" per il web nel 2017 almeno quanto le bufale in rete. Lo dimostrano gli sforzi che i colossi di internet quest'anno hanno messo in campo anche per contrastare cyberbulli e troll. Schierando non solo intelligenza artificiale, ma anche controllori in carne e ossa.

Una strategia seguita da Facebook, che ha portato a 4.500 persone il team di controllo delle segnalazioni. Di recente il social da due miliardi di utenti ha anche deciso di rendere più difficile la vita a quei molestatori "seriali" che, anche se vengono bloccati dalle proprie vittime, aggirano sospensioni e oscuramenti creando nuovi account. Algoritmi avanzati riconosceranno tentativi di questo tipo e li bloccheranno.

Google per YouTube ha deciso di potenziare il team umano impegnato nella lotta contro il linguaggio d'odio, contenuti estremisti, commenti pedofili o filmati inappropriati per investitori pubblicitari. Entro il 2018 sarà composto da 10 mila persone.

 

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