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Dal 24 luglio i biancorossi a Cascia: il ritiro estivo del Grosseto 

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Di Matteo e il nuovo staff: «I fatti di Roselle? Alla fine si saprà la verità»

30 giugno 2022
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GROSSETO. Si è ufficialmente alzato, al centro sportivo di Grosseto, il sipario sulla nuova stagione dell’Us Grosseto 1912. Il presidente Di Matteo, dopo alcune settimane di «lavoro silente» ha presentato la squadra che lo affiancherà alla guida della società con l’obiettivo di far dimenticare quella retrocessione che non è ancora riuscito a digerire. «Prima di parlare – si giustifica Di Matteo – volevo vedere le cose chiare e ho voluto presentarmi con il gruppo che mi affiancherà. Siamo qui per fare bene. Lunedì ho pagato gli stipendi ai giocatori della vecchia rosa. Ci siamo preiscritti in D e siamo pronti a chiedere il ripescaggio in serie C. Sono arrivato contestato da tutti – ricorda il presidente – ma ho sempre tenuto un profilo basso, senza mai ribattere a chi mi contestava. Ho sbagliato perché siamo retrocessi. La colpa me la sono presa io. Ma non è il momento di stare a piangere. Se faremo la D l’affronteremo con una squadra competitiva, e se ci ripescano guadagneremo un anno». L’amministratore delegato Luigi Cinelli ha fissato gli obiettivi: «Ci siamo presi un triennio di tempo per completare il progetto. La B è un obiettivo che ho fissato in testa, con cifre leggere, un po’come ho fatto ad Ascoli: con otto milioni (rispetto ai 12 del Brescia, ai 20 del Benevento ai 35 del Parma) abbiamo centrato le finali playoff. È un onore per me essere qui. Lavoreremo con trasparenza e pronti a metterci la faccia». «Vogliamo che le promesse siano suffragate dai fatti – è il pensiero del direttore generale Pierluigi Petritola – Dopo gli stipendi, gli adempimenti da fare sono l’iscrizione alla serie D e dare solidità a una società che è stata attaccata ingiustamente». Di Matteo si è messo anche nelle mani di un consulente esterno, Marco Nacciariti, per tenere d’occhio il bilancio. «Siamo preoccupati della situazione pregressa, di un bilancio affannato – dice Nacciariti – con una perdita cristallizzata di 391mila euro. Ma stiamo provvedendo a effettuare la ricapitalizzazione, insieme ad altri soci che devono ottemperare agli obblighi di bilancio. Stiamo insomma ridando i giusti equilibri al bilancio e ci stiamo riallineando a quello che viene richiesto. Abbiamo chiesto un aiuto al Comune per il reperimento di sponsor». E a proposito di sponsor, Di Matteo ha risposto in maniera secca a una domanda su Distretti Ecologici: «Non sono interessati». Alla conferenza stampa di ieri erano presenti polizia, digos e carabinieri e non poteva mancare un accenno alla lite di venerdì scorso. «Non vogliamo fare polemica, né commentare – dice l’avvocato Pierluigi Petritola – c’è la magistratura che sta indagando e posso solo dire che già alla luce dei fatti che sono emersi, la verità pende da una parte». Petritola ha raccontato un retroscena: «Quel giorno qualcuno è entrato a piedi in una proprietà privata e il fatto di aver staccato le telecamere dimostra che le intenzioni non erano amichevoli. La sfortuna di questa persona è che non ha cancellato le riprese da remoto: nelle immagini si vede un gruppo di tre soggetti che arrivano, uno dei tre rimane indietro e stacca le telecamere appena sistemate. Alla fine del percorso si saprà la verità, ma invece di insistere bisognerebbe chiedere scusa. Vogliamo chiuderla qui». «La società – conclude Petritola – tutelerà il custode Thomas Tenci e non crederò mai al fatto che lui abbia aggredito qualcuno. Sono atti che la società non tollera e non tollererà mai. Per noi il calcio è la vita, in un momento in cui il presidente ci sta mettendo del suo vogliamo lavorare sereni. La squadra rappresenta la città. Andare contro la squadra è andare contro la città e non è giusto nei confronti che ci sta mettendo anima, corpo e soldi».

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