Arcidosso, caso di Tubercolosi in una scuola: «Nessun rischio rilevante di trasmissione»
Asl ha avviato le procedure previste per la gestione e la prevenzione della diffusione dell’infezione
ARCIDOSSO. In seguito a segnalazione di un caso di tubercolosi (Tbc) in uno studente che frequenta l’Istituto di istruzione superiore nel comune di Arcidosso (provincia di Grosseto) e residente nel convitto di pertinenza dell’istituto, come fa sapere in una nota l’Azienda Usl Toscana sud est, «in ottemperanza ai protocolli di sorveglianza e controllo delle malattie infettive», Asl «ha avviato le procedure previste per la gestione e la prevenzione della diffusione dell’infezione».
«Non emerge rischio trasmissione»
Dall’inchiesta epidemiologica in corso, viene spiegato da Asl, «non emerge un rischio rilevante di trasmissione nell’ambito scolastico: cionondimeno il Dipartimento di Prevenzione di Asl Tse, in coerenza con la normativa vigente e con il suo mandato di tutela della salute pubblica, effettuerà una sorveglianza sui contatti individuati come stretti in un’ottica di massima precauzione. Tale sorveglianza consiste nell’esecuzione del test di Mantoux a tutti i contatti sopra richiamati, tale esame è di semplice esecuzione: consiste nell'inoculare un derivato proteico purificato (Tubercolina) nell'avambraccio e permette di identificare soggetti che sono venuti a contatto con il bacillo tubercolare».
La nota
«È doveroso precisare che l’eventuale esito positivo non è significativo di malattia in atto, ma permette di programmare successivi approfondimenti diagnostici ed, eventuale trattamento farmacologico – si legge ancora nella nota –. Gli effetti collaterali del test sono in generale di nullo/scarsissimo rilievo. Si precisa che tutti i soggetti individuati come contatti stretti saranno contattati dal personale del Dipartimento di Prevenzione».
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