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L'estate della Lucio Corsi mania, in Maremma fa il pienone: concerti sold out e capienza aumentata

di Sara Venchiarutti

	Lucio Corsi durante il concerto nella suggestiva Abbazia di San Galgano
Lucio Corsi durante il concerto nella suggestiva Abbazia di San Galgano

Al Teatro delle Rocce e al Parco Centrale di Follonica misure eccezionali visto l’alto numero di presenze: è nella “top 5” dei cantanti che hanno attirato più fan

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GROSSETO. Quando s’è saputo che domenica 17 agosto Lucio Corsi faceva il concerto nel suggestivo Teatro delle Rocce di Gavorrano, i biglietti per accaparrarsi un posto sono andati sold out nel giro di due giorni. Per la data successiva, il 18 a Follonica, hanno dovuto pure aumentare la capienza al Parco Centrale: solo per quella serata sarà di 6.500 posti e non 5mila, come di consueto. C’è comunque una buona notizia per chi voleva andarci ma pensava di essere già “spacciato” senza ticket: per la data follonichese del 18 ci sono ancora posti disponibili. In ogni caso la richiesta è stata enorme e anche a Follonica con ogni probabilità si arriverà vicini al “tutto esaurito”.

In Maremma un richiamo del genere, da migliaia e migliaia di fan, non si vedeva da un bel pezzo. Bisogna allenare un po’ la memoria e ripercorrere gli ultimi decenni di grandi concerti pop in provincia. Gli Spandau Ballet nel 1987 – che a dirla tutta non fecero numeri grandiosi in Maremma, nonostante il successo al tempo – e Vasco Rossi – non il Vasco degli anni successivi, è vero, ma comunque già una star – arrivarono a circa 8mila persone a Grosseto. Nella galleria dei grandi ci va messo Fabrizio De André, a Grosseto nel 1991. Il cantautore superò abbondantemente le 5mila presenze, ma non raggiunge le 6mila, dicono gli annali. L’anno successivo, nel 1992, ecco salire sul palco grossetano Claudio Baglioni: circa 6 mila persone, lo stesso numero raggiunto da una grande Gianna Nannini, al massimo della sua carriera, nel 2006. Ad arrivare a 12mila ticket, staccati nello stadio di Grosseto, furono Roberto Benigni nel 1994 e Renato Zero.

Tutto questo per dire che Lucio Corsi si inserisce tra gli artisti che hanno richiamato sotto i loro palchi il maggior numero di pubblico dalla fine degli anni Ottanta a oggi, entrando con passo certo nella “top 5” degli ultimi 40 anni. Se si sommano i due concerti – a Gavorrano e a Follonica – si arriva a quota 8mila fan. È la Maremma che abbraccia il suo Lucio Corsi: affetto, certo, ma soprattutto presenza entusiastica nei luoghi di casa, la selvaggia e delicata provincia dove è nato e cresciuto. E se Corsi ha già abituato tutti con i sold out che ha collezionato praticamente in ogni tappa del suo tour per l’Italia, basta aggiungere alla bravura un pizzico di orgoglio domestico e il successo è più che assicurato, con numeri non scontati per la Maremma.

Tanto che entrambi i Comuni interessati hanno dovuto adottare provvedimenti specifici per le due serate. A Follonica in vista di lunedì 18 agosto «ci sono state riunioni specifiche in Prefettura per quanto riguarda sicurezza e viabilità: la polizia municipale – spiega il sindaco Matteo Buoncristiani – si concentrerà nella zona del concerto con due pattuglie più le forze dell’ordine in motocicletta».

A Gavorrano per il solo evento di domenica – Lucio Corsi appunto – il Comune fa sapere che all’esaurimento dei parcheggi adiacenti al Teatro delle Rocce, le auto verranno indirizzate verso i parcheggi in località Finoria, servito da navette. Se anche lì saranno esauriti i posti, verrà chiusa al transito la strada provinciale Gavorranese e sarà utilizzato il solo parcheggio della Vallina, distante circa 1, 2 km dalla biglietteria del Teatro, raggiungibile con percorso pedonale dedicato. È stato disposto anche un servizio navetta (disponibile solo dall’area di sosta località Finoria), per il quale si raccomanda di giungere ai parcheggi entro le 18,40 per garantire che il trasferimento avvenga entro l’orario di inizio del concerto.

«Il Teatro delle Rocce – spiega la sindaca Stefania Ulivieri – è una location adatta a lui (come la suggestiva Abbazia di San Galgano, uno degli ultimi concerti, nelle foto sopra, ndr), tra l’altro confinante con Vetulonia (dove l’artista è nato, ndr). Ci aspettiamo un grande spettacolo: l’ex cava è di una bellezza suggestiva, ma proprio per la sua natura è più complicata da gestire a livello logistico, per cui ci raccomandiamo di seguire le indicazioni». Lì tutti i concerti stanno andando bene, ma per Lucio – ammette la sindaca – c’è stato un vero e proprio boom.

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