Il Tirreno

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Verso l'inverno

Il Monte Amiata fa i conti con la poca neve: «Tappeti di silicone, tapis roulant e natura sono le soluzioni»

di Maurizio Caldarelli
Il Monte Amiata imbiancato dalla neve (foto d’archivio)
Il Monte Amiata imbiancato dalla neve (foto d’archivio)

La società Isa ha messo a punto parchi ludici e tappeti “plast”, simili alla coltre bianca per scivolarci sopra

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CASTEL DEL PIANO. È finalmente completato, dopo cinque anni di lavoro, l’ambizioso progetto della società Isa, che gestisce gli impianti di risalita del Monte Amiata, arrivato alla conclusione grazie al supporto del Comune di Castel del Piano, con in testa la sindaca Cinzia Pieraccini, e una serie di finanziamenti della Regione Toscana e del Ministero del turismo.

«Ci stiamo attrezzati affinché con poca neve, ma con tanto sole e tanta natura – sottolinea Luciano Porcelloni, vipresidente Isa – si possa riuscire a mettere in piedi una stagione importante, che tenga conto dei cambiamenti climatici». Nella passata stagione sciistica la seggiovia delle Macinaie e le sciovie Jolly, Bellaria e Asso di Fiori sono rimaste ferme per completa assenza di neve. «È nevicato a marzo ad aprile – precisa Porcelloni – quando la stagione turistica era compromessa. Abbiamo sopperito solo con la neve artificiale nel campo scuola. Non ho mai visto una stagione come l’anno scorso: non aver mai aperto per un anno è stato un disastro. Nel 2023 avevamo aperto dal 21 gennaio al 10 marzo, mentre nel 2021-22 aprimmo l’8 dicembre, anche se il periodo di Natale fu rovinato da continue piogge, ma ci rifacemmo a gennaio con qualche bella precipitazione. L’ultima bella stagione è stata quella del 2020-21, con tre metri di neve, ma eravamo chiusi per il Covid. La neve è una grande risorsa – aggiunge Porcelloni – che quando c’è può dare una grande spinta, ma quando non c’è non ci si può inventare da zero una stagione che non viene, come l’anno scorso. Abbiamo innanzitutto fatto un’analisi delle persone che vengono sul monte Amiata ci ha fatto fare una riflessione sul nostro futuro. Quando c’è la neve, abbiamo una media di 5mila presenze il sabato e fino a 10mila la domenica. Vanno fatti però dei distinguo: di questi circa il 30% scia e il 70% viene per fare esperienze sulla neve. In sostanza su diecimila persone tremila sciano e settemila girano per i prati, per gli alberghi, per i ristoranti, con i bambini e le famiglie. Abbiamo capito che queste settemila persone hanno bisogno di essere in qualche modo servite. Una legge dello Stato vieta di camminare, di transitare sulle piste, per cui abbiamo destinato ai visitatori delle aree. Nella pista dismessa del Contessina verrà realizzato un parco ludico adatto sia per l’estate che per l’inverno, finanziato dal ministero del turismo, che verrà inaugurato nel maggio 2025; un parco meraviglioso, con un parco per bambini, per bambini in età prescolare con una giostra, un labirinto, i tubi e tutta una serie di attrezzature, che possano permettere loro di trascorrere un’intera giornata e alle quali potranno accedere con tre tapis roulant».

Il tapis roulant
Uno di questi tapis roulant, di cento metri alle Macinaie, sarà in funzione già in questa stagione: «Congiungerà lo skilift Jolly e lo skilift sciovia Asso di fiori – spiega Porcelloni –, serve per i maestri di sci e per i bambini che vogliono imparare a sciare. Nei prossimi giorni copriremo tutto il tracciato dell’Asso di Fiori in mezzo al bosco, nel quale non si può sparare, con tappeti di neve plast, fatti con materiale tipo silicone che servono a scivolare come se sopra ci fosse la neve. Il tappeto potrà essere utilizzato anche durante l’estate per il trasporto di bike. Nella prossima estate avremo un tapis roulant alla sciovia Asso di Fiori e nel 2026 alla sciovia Bellaria».
Sparare la neve a temperatura più bassa
La società Isa ha rinnovato l’impianto di innevamento due macchine nuove, che permettono di sparare la neve anche in condizioni diverse, con temperature più alte, a patto che ci sia un grado di umidità basso: «Per fare la neve ci vuole una temperatura che in gergo tecnico noi chiamiamo temperatura umida: con due sopra zero e lo 0% di umidità noi produciamo neve, con sei sotto zero e 100% di umidità produciamo acqua. Nei nostri database c’è un programma che stabilisce quando sparare neve, rispetto all’umidità presente nell’aria e alla temperatura rilevata. Isa è molto attiva perché in questo periodo – sottolinea Porcelloni – la Regione ha creato dei flussi di finanziamento particolari. Devo essere grato al governatore Giani e all’assessore Marras per questa sinergia. Il Ministero del turismo ha realizzato bandi particolari per l’Appennino, per i quali ci siamo impegnati molto per poter effettuare importanti interventi dal 2025. Visto l’impegno che siamo profondendo, ci meritiamo una bella stagione, non dico eccezionale, ma almeno media. Ci vuole un buon inverno per riempire di soddisfazione il nostro bellissimo progetto. La scuola di sci è pronta, l’Isa è pronta, gli alberghi sono pronti, manca solo la neve per far sì che l’Amiata e la nostra società possano sopravvivere».
 

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