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Corriere scompare nel nulla: ritrovate le scatole e il furgone bruciato. Ma di lui e dei borsoni da 500 mila euro non c'è traccia

di Ivana Agostini
Corriere scompare nel nulla: ritrovate le scatole e il furgone bruciato. Ma di lui e dei borsoni da 500 mila euro non c'è traccia

Roccalbegna, il mistero della chiamata della ditta concorrente prima della scomparsa

26 maggio 2024
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ROCCALBEGNA. «Appuntamento al parcheggio davanti alla banca per andare a cercare Nicolas». Con questo messaggio un’amica del corriere 40enne di cui non si hanno più notizie da mercoledì scorso ha invitato i cittadini di Piancastagnaio ad andare a cercare l’uomo scomparso nel nulla. Nel frattempo i carabinieri hanno dato il via alle ricerche con le unità cinofile.

I tentativi di ritrovare il corriere vanno avanti su due strade parallele: quella delle forze dell’ordine e quella degli amici che non si rassegnano all’idea che a Nicolas Matias Del Rio possa essere successo qualcosa. La richiesta di cercarlo è partita dalla famiglia, il padre e la moglie dell’uomo. Nicolas ha anche un figlio piccolo. Una ricerca che non vuole né intralciare né sostituire quella che i carabinieri cinofili stanno portando avanti da ieri.

Tutto ha avuto inizio mercoledì: Nicolas era al lavoro quando ha chiamato il suo titolare. «Vogliono parlare con te», gli ha detto al cellulare prima di passare l’apparecchio a una persona. Pare uno sconosciuto. Da qui inizia un giallo che tiene con il fiato sospeso due province, Siena e Grosseto.

La persona sconosciuta ha dichiarato di appartenere a una ditta di corrieri concorrente a quella per cui lavorava Nicolas e di aver avuto un problema per effettuare una consegna di 4 colli in uno stabilimento della zona. Ha chiesto quindi al titolare di Nicolas se quest’ultimo avesse potuto andare con lui e un collega per effettuare la consegna al loro posto. Il titolare della ditta ha accettato. Una volta riabbassato il telefono, ha ricordato che la ditta era chiusa da tempo. Ha richiamato Nicolas ma da quel momento in poi l’uomo non ha più risposto al telefono.

Il furgone di Nicolas, un Iveco 35, pare avesse al suo interno borse per un valore di circa 500mila euro. Il 40enne le aveva caricate in un’azienda che produce l’accessorio per un noto marchio dell’alta moda.

Venerdì il furgone è stato trovato bruciato nella zona di Roccalbegna: della merce e di Nicolas neppure l’ombra o il minimo indizio che facesse capire che fine avessero fatto lui. Da quel momento sono iniziate le indagini della Procura di Grosseto. L’ultimo segnale dato dal telefono di Nicolas sarebbe stato agganciato a Santa Fiora.

Il furgone, dopo essere stato ritrovato nelle campagne di Roccalbegna, è stato portato a Grosseto al deposito giudiziario Sciuto. L’ipotesi potrebbe essere quella di una rapina. Resta da capire la sorte del 40enne. Al momento le bocche delle forze dell’ordine sono cucite. Così come quelle delle parti coinvolte compresa la ditta concorrente che è stata citata dallo sconosciuto al telefono.

Una situazione che ha creato inquietudine in terra amiatina. «Per quanto appare dalle cronache – dice al Tirreno il sindaco di Abbadia, Fabrizio Tondi – si tratta di un fatto inquietante per la modalità di esecuzione e che a oggi non ha mai avuto riscontro nel nostro comprensorio. Al momento per indagini in corso non si conoscono bene altri dettagli ma per certo si è messa in moto tutta la macchina investigativa e di ricerca. Unanime lo stupore e lo sdegno della popolazione ma soprattutto la preoccupazione per la sorte del giovane. Siamo vicini alla famiglia e pronti a metterci a disposizione per quello che ci è consentito di fare».

Il ritrovamento delle scatole

Domenica mattina, 26 maggio, i volontari hanno ritrovato le scatole che contenevano le borse che erano dentro il furgone del corriere. 

A quattro giorni dalla sua scomparsa, senza avere alcuna notizia se non quella del ritrovamento del furgone dove viaggiava - trovato bruciato - venerdì la famiglia ha dato l’input per poter avere la collaborazione di volontari per battere una zona così ampia che va da Castel del Piano fino al punto del ritrovamento del mezzo.

Divisi in gruppi i volontari hanno iniziato a perlustrare la zona e a circa 2 km dal punto in cui è stato dato alle fiamme il mezzo , hanno rinvenuto all’interno di un piccolo fabbricato abbandonato, parte delle scatole che contenevano le borse. Hanno subito allertato i carabinieri che sono intervenuti isolando la zona e setacciandola. Di Nicolas nessuna traccia. L’appello della famiglia è rivolto a chiunque possa aver notato o sentito qualcosa che alla luce dei fatti può sembrare sospetta . La  strada percorsa con il furgone è quella che da Castel Del Piano va verso il Parco Faunistico del Monte Labbro. Oggi riprenderanno le ricerche dei volontari


 

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