Il Tirreno

Grosseto

Il lutto

Muore a 44 anni Chris Cooper, ex giocatore del Montepaschi Grosseto

di Maurizio Caldarelli
Muore a 44 anni Chris Cooper, ex giocatore del Montepaschi Grosseto

Ucciso da un infarto negli Usa, aveva giocato nel Bbc tra il 2008 e il 2011

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GROSSETO. Gli appassionati grossetani di sport, ma anche giocatori e tecnici di baseball in tutto il mondo piangono l’improvvisa scomparsa di Chris Cooper, 44 anni, ex lanciatore del Bbc Montepaschi Grosseto, tra il 2008 e il 2011.

L’italoamericano è stato ucciso da un infarto nella giornata di domenica nella sua abitazione di Las Vegas, dove viveva con la moglie, che aveva conosciuto durante una stagione in Nicaragua, e i due figli. La notizia della morte di “Coop” è stata accolta con grande dolore dagli ex compagni, che ne hanno apprezzato le doti umane e tecniche, ma anche da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.

«La morte di Chrisì mi ha toccato profondamente – dice il suo compagno di reparto, Riccardo De Santis – abbiamo vissuto quattro stagioni nel Grosseto e abbiamo fatto diverse trasferte con la nazionale». «Era fantastico – prosegue – in campo, per le sue enormi qualità, e fuori. Ci metteva allegria, aveva sempre la battuta pronta e non potrò mai dimenticare la sua risata e le mille volte che s’è inventato uno sketch. Era uno che si godeva la vita, di ogni posto prendeva sempre il bello. Era il primo a organizzare un’uscita per stare insieme ai suoi compagni, ma anche l’ultimo ad andare via dal campo».
Il primo a dare la notizia è stato Claudio Banchi, ex presidente del Bbc Montepaschi, responsabile marketing del Bbc: «È stato un dolore forte apprendere la prematura scomparsa di Chris. È stato uno dei miei ultimi acquisti, un colpo da novanta. Si considerava un italiano trapiantato in America, orgoglioso di avere il nostro passaporto. È stato un piacere averlo avuto in squadra. Ciao campione».
«Siamo rimasti senza parole nell’apprendere questa triste notizia – scrive la dirigenza del Big Mat Bsc Grosseto – soprattutto per l’età di Cooper. È stato un giocatore molto importante per il baseball grossetano e ci teniamo ad esprimere a nome della società le nostre più sentite condoglianze ai suoi familiari e agli amici».
Originario di Pittsburgh, fu scelto da Claudio Banchi, Mauro Mazzotti e Luca Moretti per la brillante carriera nelle Minors Usa con i Cleveland Indians, fino al triplo A a Buffalo. Nel 2007, prima di sbarcare nell’Ibl, giocò nell’indipendente Atlantic League per gli York Revolution. Il pitcher mancino con l’adorata maglia biancorossa ha disputato 72 partite, con 14 vittorie. Dal 2009 il ct Marco Mazzieri lo volle in pianta stabile in nazionale, con la quale ha vinto due europei e ha partecipato a due edizioni del World Baseball Classic, indossando per 25 volte l’azzurro. Prima di concludere la carriera, Mazzotti lo portò sul Monte Titano per altri tre campionati con il San Marino, dal 2012 al 2014. La notizia della scomparsa è rimbalzata fino a Taichung, dove l’Italia ha chiuso la prima fase del Wbc.

«È tristemente ironico – commenta il coach Jack Santora – Siamo qui a rappresentare l’Italia e lui era così orgoglioso di essere parte di questo, amava così tanto questi momenti: poteva vestire questa casacca ogni giorno per due anni, dopo le nostre vittorie. È stato un grande per la nazionale, e se guardi alla sua carriera, avrebbe meritato una chance in Grande Lega. Ho parlato ogni giorno con Chris negli ultimi 5 anni, conosco la sua famiglia, i suoi bambini. Non l’ho sentito per 5 giorni qui da Taiwan. Sono devastato, senza parole».
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