Il Tirreno

Grosseto

la protesta

Verde Maremma a secco: «Pozzo chiuso da mesi»

Maurizio Caldarelli
Verde Maremma a secco: «Pozzo chiuso da mesi»

400 residenti senz'acqua per irrigare i giardini

27 giugno 2022
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Grosseto Quattrocento cittadini del Verde Maremma sono sul piede di guerra per la mancata apertura del pozzo di via Alluminio per l’irrigazione dei giardini.

In passato la gestione dei pozzi era affidata al Comune, con la partecipata Sistema, che dava ai proprietari dei giardini l’acqua pescata dalle falde dal 30 aprile fino al 30 settembre.

«La situazione – premette Maria Rosaria Venturini del comitato Verde Maremma, nato nel 2017 con 600 firme depositate – è peggiorata da quando il Comune, facendo leva su una legge regionale, ha affidato la responsabilità dei pozzi a dei “super condomìni”, lasciandoli in comodato a un unico “amministratore” responsabile».

«Lo scorso anno – aggiunge – il nostro pozzo è stato aperto solo dal 6 luglio a fine agosto. In questi giorni stiamo contattando la persona incaricata dal Comune, ma non siamo riusciti ad avere risposte, mentre la nostra zona sta diventando... “Secco Maremma”».

Il pozzo di via Alluminio, del quale si lamenta la mancata apertura, serve gli spazi verdi che si trovano sulla parte sinistra di via Uranio, comprese vie Alluminio e Alabastro, il Palmeto e va avanti fino a via Mercurio. Sono più di 300 le persone preoccupate per la salute dei giardini e delle siepi.

Il pozzo, in passato, ha anche registrato delle rotture e viene utilizzato per servire alcuni orti che si trovano all’interno. «Con questo caldo – fa presente residente di via Uranio – l’erba è ormai secca. Guardo il giardino e mi piange il cuore, ma non rimane che aspettare qualche mese e fare una nuova semina».

«Quello che personalmente mi spaventa – continua – è che la siepe sta ingiallendo e il danno non sarebbe di poco conto: si aggirerebbe sui 4-5mila euro in un giardino di 500 metri quadrati. Una bella spesa, considerato che stiamo rifacendo anche la facciata. D’accordo – prosegue – che un caldo così a giugno non si era mai visto, ma risiedo al Verde Maremma dal 1984 e non c’è mai stato un problema così con i pozzi».

«L’ennesimo disservizio – conclude – di un quartiere nato quarant’anni fa per essere un esempio per la città e che invece, tra viabilità e rete fognaria, è ogni giorno sempre più degradato».

Con la gestione di Sistema, i pozzi erogavano acqua per cinque mesi a titolo gratuito, mentre adesso è previsto un costo forfettario di 49 euro più le spese di gestione.

«Con questa gestione – sottolinea il comitato – sono tante le persone che annaffiano i giardini con l’acqua potabile e vista l’attuale emergenza non è la maniera migliore per risolvere il problema. Basta fare un giro per la zona: se si vede un giardino verde vuol dire che qualcuno si era fatto un pozzo privato oppure, in barba alle ordinanze...». l


 

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