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Topaie ed ex Copaim verso la riconversione «Ecco i nostri progetti»

Ivana Agostini
Topaie ed ex Copaim verso la riconversione «Ecco i nostri progetti»

31 dicembre 2021
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Ivana Agostini

albinia. La riconversione dell’ex Copaim. La nascita dell’isola ecologica. L’urbanizzazione. Le Topaie, zona artigianale a due passi da Albinia, sono pronte per diventare «un sito artigianale d’eccellenza». Lo sostiene il senatore di Forza Italia Roberto Berardi, che a Orbetello ricopre anche la carica di consigliere delegato ai lavori pubblici.

«Sto lavorando – dice – per cercare di attirare imprenditori che possano convertire l’ex Copaim in uno stabilimento che produca cibo per animali. La cosa potrebbe essere fattibile». Da settembre, lo stabilimento che era in mano al gruppo Beretta ha messo in cassa integrazione i 53 dipendenti in attesa di trovare un imprenditore interessato a rilevare l’azienda. La produzione è ferma ed entro un anno sarà necessario trovare qualcuno che si prenda carico dell’attività. Berardi sta lavorando per questo. Intorno alla zona delle Topaie c’è fermento non solo per cercare di dare nuova vita all’ex Copaim ma anche perché l’amministrazione ha affidato la progettazione per l’urbanizzazione della zona attesa da oltre 14 anni. Alle Topaie, infatti, mancano i sottoservizi, alcune strade non sono asfaltate e in alcuni punti mancano anche i marciapiedi. Le Topaie non sono solo una zona artigianale ma è anche una zona abitata. «La progettazione pensata anni fa – spiega lui – adesso non è più attuale e deve essere rivista. Abbiamo incontrato e incontreremo nuovamente chi abita in quella zona per cercare di capire bene le varie esigenze. Dobbiamo dire che, negli ultimi anni, la situazione è cambiata e c’è meno degrado ma le cose da fare, ancora, sono molte». La giunta comunale, prima delle amministrative, aveva impegnato 700mila euro per l’urbanizzazione. «C’era chi pensava che fosse solo una mossa elettorale – dicono Andrea Casamenti e Berardi – ma non è così e stiamo dando seguito a quanto avevamo detto». Per Berardi la zona deve diventare un centro artigianale d’eccellenza, dove dare spazio all’economia circolare a cui contribuirà anche la nascita dell’isola ecologica. «Stiamo pensando a un centro di raccolta Raee, rifiuti speciali di provenienza industriale – aggiunge – e abbiamo anche incontrato Anas per la realizzazione di una complanare per immettersi sull’Aurelia in modo da regolamentare anche l’entrata e l’uscita dalla zona. In programma anche un collegamento con Case Brancazzi attraverso una viabilità riservata alle auto e alle biciclette».

L’inizio della progettazione è ben visto anche da alcuni imprenditori. «Era ora – commenta Renzo Caprini, titolare di un’agenzia di viaggi e proprietario di pullman e altri mezzi – finalmente qualcosa si muove. Dopo anni qualcosa sta cambiando».

Olimpio Brizzi, presidente del Comitato Airone, nato alle Topaie per pungolare l’amministrazione e confrontarsi con quest’ultima per il futuro delle Tapaie, è ottimista. «Dev’essere cambiata anche la destinazione d’uso dei terreni in modo che gli imprenditori abbiano voglia di investire. Io stesso – Brizzi ha una ditta di dolciumi surgelati per la colazione – ho un progetto che darebbe lavoro a circa otto persone. La progettazione ci fa ben sperare – conclude – Qui alcune strade sono sterrate e l’estate è un problema. Nonostante da alcuni anni la situazione sia migliorata, è necessario pensare a incentivare gli imprenditori a venire alle Topaie. Questa zona ha molto da offrire».

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