Il Tirreno

Grosseto

il cenone di fine anno 

Locali e ristoranti in ginocchio Fino al 40 per cento di disdette

Locali e ristoranti in ginocchio Fino al 40 per cento di disdette

La preoccupazione di Confartigianato per le imprese che si erano organizzate «Dal governo provvedimenti tardivi: gli effetti si vedranno solo a danni già fatti»

31 dicembre 2021
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grosseto. Un San Silvestro nel segno dell’incertezza tra eventi cancellati e disdette dell’ultimo minuto dei tradizionali cenoni di fine anno, con un parziale ritorno, per chi può offrire il servizio, alle consegne a domicilio e all’asporto.

«Doveva essere il Natale della ripresa – spiega Emiliano Calchetti, coordinatore del settore Alimentazione di Confartigianato Grosseto – e invece la repentina crescita dei contagi Covid, dovuta all’alta contagiosità della variante Omicron, ha nuovamente messo in crisi molte attività economiche che, seppure con le doverose limitazioni imposte per contenere la curva dei contagi, contavano sul periodo delle festività. C’è un intero settore, quello del turismo, dell’accoglienza, della musica, dell’intrattenimento e della ristorazione, che è nuovamente in forte difficoltà, tra cancellazioni, disdette e incertezze organizzative e normative. Gli annullamenti dell’ultimo minuto per le imprese che si erano organizzate per il Capodanno costituiscono un danno significativo. Il settore ristorazione ha registrato una percentuale media di disdette tra il 35 e il 40 per cento. Dicembre, che con le sue festività è di fondamentale importanza per il fatturato dei ristoranti, ha subito pesantemente gli effetti della paura, delle incertezze e delle quarantene».

Il rapido diffondersi del virus preoccupa Confartigianato. Il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con un primo blocco di misure urgenti riguardanti l’estensione del Green pass rafforzato e nuove regole sulla quarantena per i vaccinati, che si integrano al decreto legge Festività 221 del 24 dicembre e all’ordinanza 66 del 28 dicembre della Regione. Nuovi provvedimenti sono attesi nella prima settimana di gennaio. «Il governo – dice Calchetti – sta cercando di fronteggiare questa difficile emergenza, ma abbiamo la convinzione che siamo già in ritardo». Anche per Silvia Sarcoli, presidente dei ristoratori Confartigianato, le misure del governo «sono tardive: gli effetti si potranno vedere solo dopo le feste quando ormai i danni saranno fatti».

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