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l’iniziativa 

Posidonia rimossa e invece da salvare Break the distance dona un cartello

Michele Nannini
Posidonia rimossa e invece da salvare Break the distance dona un cartello

Il gruppo di giovani attivo in difesa dell’ambiente invita il Comune a esporlo per una informazione corretta

30 agosto 2021
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Michele Nannini

FOLLONICA. Rompere le distanze, avvicinare le generazioni e cercare di fare qualcosa di utile per il territorio e la comunità. È la missione di Break the distance, il gruppo di giovani attivo nei comuni che si affacciano sul golfo di Follonica che ha a cuore il territorio in tutte le sue sfaccettature e che ha ideato nei giorni scorsi una grafica per aiutare a comprendere l’importanza della posidonia per l’ecosistema locale.

Il gruppo è composto da ragazzi giovanissimi, dai 20 ai 25 anni, particolarmente attenti alla difesa delle sensibilità ambientali, ma non solo, che già hanno portato a termine numerosi progetti, spesso nati in poche ore prendendo spunto da situazioni o criticità emerse nella zona maremmana. Come la pulizia della duna e della spiaggia tra Follonica e Scarlino, la cancellazione delle scritte sui muri dell’ex Ilva in concomitanza con le giornate Fai dell’ambiente, la petizione per la creazione di una palestra all’aperto al Puntone, lo svuotamento assieme ad altri volontari del pesce mangiaplastica sulla spiaggia di Follonica. Tutte iniziative che hanno portato anche l’ex prefetto di Grosseto Fabio Marsilio a voler incontrare i ragazzi nel palazzo Granducale dei carabinieri per la biodiversità.

L’ultima proposta ideata dalle menti di Break the distance è nata nelle scorse settimane subito dopo una delle “perle” dell’estate follonichese, ovvero la rimozione della posidonia dalla spiaggia di Pratoranieri, effettuata da alcuni fruitori del litorale. Poco prima di ferragosto infatti alcuni turisti, pensando di fare cosa buona improvvisandosi come novelli paladini dell’ambiente, hanno raccolto il materiale depositatosi sulla riva in alcuni sacchi neri poi abbandonati ai bordi della spiaggia, mostrando fra l’altro con orgoglio la propria impresa sui social network. Peccato però che si tratti di una pratica scorretta per l’ambiente e non consentita nemmeno dalle attuali leggi e che ha spinto il gruppo di ragazzi a realizzare un cartello informativo che spieghi l’importanza della pianta. Il progetto è stato presentato al Comune di Follonica che ha accolto l’iniziativa nell’ottica proprio di fornire una maggiore informazione in merito alle buone pratiche ambientali.

«Vista la presenza nel nostro gruppo – spiegano i membri di Break the distance – di ragazzi che, per lavoro, svolgono anche l’attività di grafici, visto lo studio che alcuni di noi portano avanti anche a livello accademico e considerato che l’ambiente rientra nei progetti attivi di cui facciamo portatori, abbiamo ritenuto opportuno dare vita, a titolo gratuito, a un cartello che cerca di spiegare in maniera sintetica l’importanza della pianta con il desiderio di sensibilizzare ed evitare così il ripetersi di fatti come quelli successi nelle ultime settimane. Abbiamo così consegnato l’elaborato all’amministrazione perché si faccia parte attiva per la corretta pubblicizzazione e divulgazione nel territorio».

L’elaborato contiene una spiegazione in disegni e parole sugli effetti della presenza della posidonia: un ettaro della pianta acquatica, ad esempio, ospita fino a 350 specie animali, ogni metro quadrato libera fino a 20 litri di ossigeno, la posidonia inoltre consolida il fondale sottocosta contribuendo a contrastare un eccessivo trasporto di sedimenti sottili dalle correnti costiere oltre a smorzare la forza delle correnti. «Gli strati di foglie morte sulla spiaggia non sono sporcizia – concludono i ragazzi di Break the distance – ma anzi proteggono il litorale stesso dall’erosione attenuando l’azione delle onde, specie nel periodo delle mareggiate invernali. Questa è solo l’ultima delle iniziative che abbiamo proposto, ci occupiamo soprattutto di sensibilizzazione ambientale ma cerchiamo anche di divulgare sui canali social curiosità o particolarità del nostro territorio. Nei mesi scorsi infine ci siamo anche occupati del sociale organizzando gruppi di aiuto per i giovani colpiti dal Covid, sopratutto per aiutarne il benessere psicologico».

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