Il Tirreno

Grosseto

L’episodio

Giovane arbitro minacciato e colpito con un calcio da un dirigente: scatta la maxi-squalifica. Il caso in Maremma

di Franco Ferretti

	Una partita tra giovani calciatori (foto di repertorio)
Una partita tra giovani calciatori (foto di repertorio)

Tutto è successo in una partita del campionato under 17. Il club si scusa: «Prenderemo provvedimenti, ci dissociamo»

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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Giovane arbitro di calcio prima minacciato e poi colpito con un calcio alla caviglia da parte di un dirigente della Castiglionese. Il tutto accade domenica 17 novembre, in una gara del campionato allievi provinciali under 17. Siamo a Castiglione della Pescaia, la gara si gioca la mattina tra i locali della Castiglionese e i pari età dell’Argentario. Il campo di gara: lo storico “Irio Valdrighi”. Mitico stadio tanto caro ai blu-grana castiglionesi, che ha visto negli anni mille battaglie calcistiche, ma forse quasi mai, se non mai, ha invece visto episodi del genere, in special modo in gara tra ragazzi minorenni.

La partita

Di questo si parla: gara tra giovani ragazzi tra i 15 e i 16 anni d’età, tutti adolescenti, come adolescente era l’arbitro che ha subito l’aggressione da parte di una persona adulta, che tutto avrebbe dovuto fare se non comportarsi come invece ha fatto e risulta dagli atti ufficiali del giudice sportivo. Il fatto, lo ricordiamo, è il seguente.

Cosa è successo

A fine gara dopo il triplice fischio, come riportato nel comunicato ufficiale numero 22 della Federcalcio di mercoledì scorso, 20 novembre, tra le motivazioni del giudice sportivo Simone Canuti: «… si avvicinava al direttore di gara con fare minaccioso e aggressivo, alla notifica del provvedimento di espulsione colpiva il direttore di gara con un calcio poco sopra la caviglia procurandogli un forte dolore che persisteva a lungo costringendo lo stesso a recarsi presso il pronto soccorso più vicino. Viene acquisita agli atti certificazione medica ospedaliera…». Il dirigente in questione, come si legge sempre nel comunicato, viene poi squalificato per quattro anni – ovvero fino al 28 novembre del 2028 – e la società viene penalizzata con due punti in classifica.

La società

Pronta la reazione e la condanna del gesto da parte della società e del massimo esponente della stessa, il presidente Silvano Lucarelli. Una nota in cui si dissocia. «La Castiglionese – si legge nella nota inviata al nostro giornale – nella persona del proprio presidente Silvano Lucarelli unitamente a tutta la dirigenza, in relazione a quanto accaduto durante la partita della categoria Allievi di domenica 17 novembre 2024, Castiglionese-Argentario, al termine della quale un proprio dirigente tesserato ha aggredito fisicamente il direttore di gara, intende dissociarsi completamente da tale comportamento».

Quanto accaduto – prosegue la nota – «è di gravissima entità, e non rispecchia in alcun modo i principi di lealtà e sportività che la nostra società persegue e diffonde in ogni attività, specialmente riguardo al proprio Settore giovanile. Ci teniamo a porgere le nostre pubbliche scuse alla sezione Aia di Grosseto e al direttore di gara augurandogli una pronta guarigione, e sottolineiamo che la società prenderà i dovuti provvedimenti interni verso chi si è reso protagonista di tale increscioso episodio», termina la nota.

Il presidente

Il presidente Silvano Lucarelli tiene poi a precisare quanto segue: «Come società, ma anche come persona, che da sempre ripudia la violenza di ogni genere, sono davvero amareggiato per quanto accaduto. Certi episodi sono intollerabili a tutti i livelli, e in special modo quando vedono coinvolti i minori. Per di più, quando un adulto, in questo caso un nostro dirigente, che dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio, si macchia di un gesto vergognoso come quello di colpire con un calcio un giovane arbitro, questo sì che fa davvero male a tutti noi, intesi come esseri umani. La nostra società, che ha fatto enormi sforzi per ricreare un proprio settore giovanile sano, con ragazzi del posto, purtroppo con questo episodio si vede vanificato il lavoro fatto in questi anni. Sono davvero costernato e avvilito, spero che certi episodi non si ripetano più non solo a Castiglione della Pescaia, ma in tutti i campi di calcio».

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