La Viola vuole il massimo. Col Monza solo per la vittoria
Ancora tanti ballottaggi per la formazione che scenderà in campo stasera. Vincenzo Italiano attua un mini turn-over, ma non sarà una Fiorentina “B”
FIRENZE. Il massimo subito per ottenere il massimo ad Atene: è la formula per decidere la formazione che Vincenzo Italiano userà da oggi con il Monza al Cagliari subito prima della finale di Conference passando per il Napoli, con modi e scelte stabiliti di volta in volta. Perché se l’Olympiacos è nei pensieri di tutti, il tempo che manca alla sfida con i greci e l’importanza delle prossime due partite impone di avere un occhio di riguardo anche per il campionato: con sei punti tra Monza e Napoli, la squadra viola metterebbe l’Europa in cassaforte per la prossima stagione prendendosi l’ottavo posto. E allora stasera sarà sì una Fiorentina riveduta e corretta, ma assolutamente non una Fiorentina cosiddetta “B” come lo è stata contro Salernitana, Sassuolo e Verona che anticipava impegni decisivi nelle Coppe. Perché intanto conta il Monza, passaggio obbligato che può diventare trampolino di lancio. Con inevitabile rotazione degli uomini dopo il mercoledì di Bruges e in prospettiva appunto del Napoli che arriva presto. Rotazione che stavolta non dovrebbe cominciare fin dalla porta dove ci si aspetta di vedere di nuovo Terracciano: però, nessuna sorpresa se nelle note ufficiali dovesse comparire il nome del danese ex Hertha Berlino che gode della fiducia dell’allenatore siciliano. Abbastanza rivoluzionata la linea difensiva e anche in questo caso teoricamente, perché Italiano si prende anche la mattina della partita in notturna per sdoganare scelte e formazione: alla rifinitura di ieri al Viola Park, in un discorso che vale per la difesa e per gli altri reparti, si va verso una linea composta da Kayode e Biraghi sulle rispettive fasce e dalla coppia di centrali Milenkovic e Ranieri. Detto che Bonaventura può dirsi recuperato dalla contusione rimediata a Verona che poi l’ha tenuto fuori nella semifinale di ritorno in Belgio ma non per questo troverà posto nell’undici di partenza sempre per una forma naturale, è a centrocampo e in attacco che il turnover potrebbe dare occasioni importanti a chi avrà un posto da titolare. Tipo Nzola. Decisivo col Bruges sia all’andata col gol del 3-2 che al ritorno con la conquista del rigore poi trasformato nell’1-1 a Beltran, il centravanti angolano torna in prima fila là davanti con il doppio obiettivo di trascinare la Fiorentina stasera alla vittoria e di recuperare posizioni nei confronti di Belotti (assente oggi per lombalgia) in vista di Atene. Compito non semplice da portare a termine, ma la versione di Nzola delle ultime partite può fare molto comodo a Italiana in una partita secca qual è quella di Atene. Non convocato Ikoné (trauma all’anca), alle spalle dell’ex Spezia l’ipotesi dominante conduce al terzetto composto da Gonzalez, Beltran e Castrovilli, tutti e tre a loro volta spinti da motivazioni importanti per il presente e soprattutto per riscrivere il futuro, come ad esempio il centrocampista pugliese che giocherà di nuovo da esterno alto in un ruolo che esalta le sue qualità tecniche. A proposito di centrocampo: Maxime Lopez e Mandragora (in vantaggio su Arthur e Duncan) i possibili titolari per dividersi le due fasi del gioco, con il francese designato per quella di costruzione e l’ex Torino d’interdizione. I cambi a gara in corso serviranno per il resto che appartiene alla formula di Italiano.
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Maxime Lopez, Mandragora; Gonzalez, Beltran, Castrovilli; Nzola.
MONZA (4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Marì, Kyriakopoulos; Pessina, Gagliardini. V. Carboni, Colpani, Mota; Djuric.