Il Tirreno

Firenze

A caccia di un pass europeo

di Francesco Gensini
A caccia di un pass europeo

Prima Monza, poi Napoli: la Fiorentina si gioca quasi tutto nel giro di cinque giorni In attesa della finale di Atene, la Viola cerca punti per conquistare l’accesso alle Coppe

12 maggio 2024
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FIRENZE. Monza domani sera e ancora di più Napoli venerdì sera: tutto no, ma quasi tutto sì in appena cinque giorni. I destini della Fiorentina, il senso di una stagione che ha nella finale di Atene l’appuntamento con la storia, ma prima di quel giorno (mercoledì 29) la squadra viola può tenere l’Europa stretta a sé anche in campionato attraverso l’ottavo posto che quest’anno dà diritto alla Conference League, in pratica il giardino di casa in questi due anni. Da ieri sera, se non più vicino, di sicuro più a portata di mano e si parla sempre dell’ottavo posto. È vero che la formazione di Italiano ha sempre a disposizione una partita in più, perché com’è noto il recupero contro l’Atalanta è stato fissato per il 2 giugno quando la Serie A sarà già in vacanza da una settimana, ma se il recupero di Bergamo diventerà decisivo per l’Europa, specie nel malaugurato caso in cui la Fiorentina uscisse sconfitta dalla sfida con l’Olympiacos, dipende come detto molto – se non tutto veramente a conti fatti – dalle prossime due gare in calendario. Entrambe al Franchi, la seconda delle quali contro l’avversario diretto nella corsa al succitato ottavo posto.

La sconfitta di ieri pomeriggio degli azzurri di Calzona contro il Bologna aumenta il peso specifico delle due gare in questione, spostando sempre da ieri favori e ago della bilancia dalla parte della Fiorentina: che tanto per cominciare sa di non dover sbagliare con il Monza, altrimenti la questione si complica di nuovo dopo essere diventata un po’ più semplice proprio per lo scivolone del Napoli al Maradona. Motivo presto individuato e per il quale, pur nell'ovvia e giustificata euforia per la finale-bis di Conference League ottenuta di slancio con il pari di prepotenza a Bruges, i calciatori viola hanno messo subito i brianzoli nell’obiettivo alla ricerca di concentrazione e attenzione. Che serviranno per avere ragione del Monza di Palladino, uno dei candidati forti alla panchina viola per il post Italiano, e riscattare la sconfitta di domenica scorsa a Verona, dove la Fiorentina ha lasciato per strada tre punti che si spera non debbano indurre il rimpianto. Ma allora c’era il pensiero del Bruges che sarebbe arrivato appena tre giorni più tardi e troppo pressante era la responsabilità del compito nelle Fiandre, mentre adesso ad Atene mancano più di due settimane, quindi ci sono tempi e modi per dedicarsi al campionato e provare a ripetere le vittorie contro Salernitana e Sassuolo.

Con la “Fiorentina-B” in campo. Che forse sarà quella di domani sera col Monza, perché appunto all’Olympiacos mancano tanti giorni e il progetto di Italiano è di arrivarci con il gruppo al meglio grazie a una gestione oculata di forze e risorse. Il tecnico siciliano ruoterà i titolari in pectore per consentire a ciascuno di loro di mettere nelle gambe e nei polmoni il minutaggio giusto verso la finale, ma niente calcoli: né contro il Monza e né a maggior ragione contro il Napoli. Perché se la Fiorentina sfrutta a dovere l’impegno di domani sera, e per dovere s’intende chiaramente con una vittoria, scavalca il Napoli portandosi a più due in classifica. A quel punto, calendario alla mano, avrebbe il match point da mettere a frutto venerdì sera nel testa a testa con i partenopei: un altro successo e il più due diventerebbe più cinque, non più colmabile dal Napoli a cui rimarrebbe una sola partita da giocare. A Bergamo – passando da Cagliari – per la Fiorentina potrebbe essere una specie di amichevole senza alcuna necessità.


 

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