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Coppa Italia, la Fiorentina batte l’Atalanta: un passo verso la finale grazie all’eurogol di Mandragora

di Francesca Bandinelli
Coppa Italia, la Fiorentina batte l’Atalanta: un passo verso la finale grazie all’eurogol di Mandragora

La qualificazione si deciderà a Bergamo il 24 aprile: i viola ora sognano il bis

03 aprile 2024
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FIRENZE. Il primo passo in avanti verso la finale di Coppa Italia lo compie la Fiorentina. I viola vincono il primo atto (1-0), schiacciando sotto tutti i punti di vista l’Atalanta, mai così tanto in difficoltà nel corso della stagione. È la squadra di casa a dettare il ritmo, viaggiando quasi a senso unico e costringendo i bergamaschi a restare imprigionati nella propria metà campo. Restano ancora 90 minuti da giocare, il prossimo 24 aprile, ma il sogno di conquistare per la seconda volta di fila l’accesso all’ultimo atto della competizione (la Juve ha battuto la Lazio nella prima semifinale), per i viola, non è utopia.

La sfida tra le uniche due italiane in corsa su tutti e tre i fronti, con due quarti di finale europei alle porte (in Europa League la Dea troverà il Liverpool, mentre in Conference i viola giocheranno col Viktoria Plzen) e una volata, in campionato, da vivere in apnea, si tinge di un solo colore. Viola.

La Fiorentina parte subito col piede sull’acceleratore mettendo in pratica un pressing asfissiante. Rispetto alla gara col Milan, in difesa c’è Parisi al posto di Biraghi, mentre a centrocampo ritrova posto Bonaventura, assente col Milan per scontare lo stop del giudice sportivo. Pronti via, Gonzalez non arriva per una questione di centimetri, in scivolata, su un rinvio di Carnesecchi, poi è Beltrán a spostarsi il pallone sul destro e a tentare un tiro cross al centro, trovando una deviazione che neutralizza il pallone.

L’Atalanta, pur sotto pressione, non si snatura e continua a costruire la manovra dal basso: soffre, però, terribilmente la manovra dei viola, specie sui calci piazzati. È da un corner, al 24’, che la Fiorentina si fa pericolosa: a colpire il pallone è Beltrán, col destro, ma Carnesecchi, coi piedi, chiude lo specchio. Passano un pugno di secondi e Belotti manca il pallone di un soffio. Il cinismo della Fiorentina, chirurgica nei passaggi e nella costruzione, si concretizza poco dopo la mezz’ora. Gonzalez, sulla trequarti, tocca in orizzontale e chiama in causa Mandragora che, dopo essersi sistemato il pallone sul sinistro, si inventa una conclusione potente, di collo. Il pallone gira, colpisce il palo interno e carambola in rete. Il raddoppio viola potrebbe arrivare al 42’, con il contropiede di Kouamé: è lui a scaricare per Gonzalez, ma il 10 non inquadra la porta. Il primo tiro dei bergamaschi si concretizza al 4’ della ripresa, con Hien, su palla inattiva. Milenkovic è in ritardo, ma Terracciano si esalta. È uno dei pochi sussulti della squadra di Gasperini - costretto a guardare i suoi dalla tribuna per scontare un turno di squalifica - perché è la Fiorentina a fare la partita. Gonzalez, di testa, su cross di Ranieri (sotto gli occhi del ct Spalletti, seduto in tribuna), accarezza il 2-0, ma Carnesecchi, con un intervento spettacolare, dice no, spedendo in angolo.

Bakker, al 22’, prova a ristabilire la parità, ma senza la necessaria precisione balistica. Belotti trova il piede del subentrato Ederson a negargli la gioia del gol, mentre Ranieri qualche istante dopo finisce col l’arpionare i l pallone al piede, a due passi dalla porta orobica, sparando fuori. Ci prova anche Scamacca, ma le maglie della Fiorentina restano strette quanto basta per capitalizzare la vittoria. Infine, bello il gesto della dirigenza dell’Atalanta, con il suo presidente Percassi, che ha deposto un mazzo di fiori sulla poltrona che solitamente occupava il dg viola Joe Barone. A entrambe le squadre, in campionato manca all’appello proprio questa partita, rinviata a data da destinarsi dal 17 marzo, la domenica maledetta in cui il dirigente del club di Commisso ha accusato il malore, a pochi chilometri da Bergamo.

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