La Fiorentina vuole Gudmundsson. Ma per averlo servono 20 milioni
È il vero obiettivo di questa cosa di trattative. Ma è legato a Vitinha
FIRENZE. Ruben Vargas da mollare se non già mollato, Valentin Carboni non è nel radar viola nonostante le voci provenienti da Milano di una super offerta da Firenze, ma soprattutto le manovre sono tutte su Albert Gudmundsson del Genoa: è il racconto del lunedì appena trascorso che ha rimescolato un bel po’ le carte in mano alla Fiorentina in questo finale di mercato per assicurarsi almeno un rinforzo di qualità dopo Faraoni, con un secondo rinforzo da lasciare eventualmente alle ultime ore magari con uno scambio.
Ma adesso conta l’obiettivo, conta l’attaccante che vada a dare ossigeno e soprattutto gol al reparto avanzato viola in continua e grande difficoltà a finalizzare il gioco. Un obiettivo che viene dall’Islanda. Verrebbe dall’Islanda a Firenze via Genova, perché con la squadra dell’ex centravanti viola sta facendo ottime cose in questo suo terzo campionato in Italia (20 presenze, 9 gol e 2 assist finora in campionato), nettamente il migliore per rendimento e qualità dello stesso, e il condizionale è presto spiegato: l’arrivo dipende dall’acquisto del portoghese Vitinha da parte del club ligure (con annesso riscatto anticipato di Malinovsky, anch’egli di proprietà dell’Olympique) e poi, a seguire, strettamente legato alla trattativa economica per prenderlo che non è per niente semplice. Insomma, condizionale obbligato, ma la Fiorentina ha una certa ambizione di riuscirci e di consegnare finalmente il tanto atteso rinforzo a Italiano.
Tra l’altro, uno come Gudmundsson farebbe realmente comodo a Vincenzo Italiano per colmare le lacune offensive, non solo contando sui numeri che si porta dietro: seconda punta come ruolo naturale, centravanti all’occorrenza, ma se serve nel 4-2-3-1 viola potrebbe fare anche l’esterno o il trequartista centrale, insomma dove lo metti sta e pure bene.
Motivo più che valido per aver consigliato gli uomini di mercato di Commisso di puntare decisi su di lui, accantonando o forse abbandonando le altre soluzioni: adesso è solo una questione di prezzo. Per convincere lui (non certo impossibile) e il Genoa (più difficile) che con i soldi incassati dall’eventuale vendita di Gudmundsson pagherebbe il riscatto anticipato di Malinovskyi, ma tutto ruota intorno a Vitinha: il portoghese, che il Marsiglia ha pagato oltre 30 milioni di euro pochi mesi fa, oggi va al Genoa e Gudmundsson alla Fiorenitna si può fare, ma servono 20 milioni, forse qualcosa in meno se dentro viene inserito un calciatore come contropartita e il primo nome che salta in mente guardando in casa viola è quello di Nzola (che tuttavia a sua volta da Firenze non vorrebbe muoversi). Insomma, c’è da lavorarci parecchio, però la Fiorentina ci prova, convinta com’è che questo sia il nome giusto per soddisfare la carenza di gol in attacco: il problema ora è il tempo. Di sicuro l’attaccante del “Grifone” è il primo obiettivo in questo momento, forse l’unico, mentre ad esempio non lo è Valentin Carboni, sia per i costi complessivi dell’operazione che per la volontà del calciatore di rimanere a Monza fino a giugno e quindi tornarsene all’Inter all’inizio dell’estate con il placet dei nerazzurri che lo ritengono incedibile.
Quanto a Ruben Vargas è stato in cima alla lista fino a ieri, praticamente, tornato ad essere il candidato principale nel momento in cui si è chiusa la strada che portava a Brian Rodriguez del Club America in maniera definitiva: ma l’Augsburg non si muove dalla richiesta originaria (10 milioni) a fronte dei 6-7 milioni con bonus offerti dalla Fiorentina. E allora stop Vargas: e a tutta su Albert Gudmundsson.