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Conference League

Lech Poznan-Fiorentina, 1-4: Cabral fa subito il re, poi Gonzalez, Bonaventura e Ikoné spadroneggiano

di Francesca Bandinelli
Lech Poznan-Fiorentina, 1-4: Cabral fa subito il re, poi Gonzalez, Bonaventura e Ikoné spadroneggiano

La squadra viola ipoteca il passaggio del turno in semifinale strapazzando i polacchi

13 aprile 2023
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La Fiorentina fa un balzo avanti verso la semifinale di Conference League. Sì, è vero, mancano ancora 90 minuti, quelli della sfida di ritorno del quarto di finale che si giocherà a Firenze tra una settimana, ma il poker di gol rifilati al Lech Poznan, nella bolgia dello stadio polacco, permette già di guardare oltre. Serviva una prova di carattere, specie dopo il retrogusto amaro del pareggio rimediato con lo Spezia che ha impedito di entrare nella storia con dieci vittorie di fila in tutte le competizioni, e nessuno si è tirato indietro. Non nella notte dell’ennesimo esame, come lo aveva definito Italiano alla vigilia della sfida. A fare la differenza, ancora una volta, è stato il carattere, la voglia di provare ad alzare l’asticella, continuando ad essere protagonisti in campo internazionale. Anche per i 500 tifosi viola arrivati fino a Poznan e comunque in grado di fare sentire la propria voce.

La Fiorentina, in Europa, continua ad essere la solita squadra schiacciasassi capace di segnare più di tutti (30 le reti totali in Conference, 10 in più del West Ham che insegue), di tentare il maggior numero di tiri (196), pur abbassando leggermente la percentuale di possesso palla. Una macchina infernale, insomma. L’unica nota stonata della serata, semmai, è legata all’uscita anticipata di Nico Gonzalez: voleva che quella di Poznan fosse la sua notte. In parte lo è stata. Dopo la rabbia per il palo scheggiato dopo appena 4 minuti, da cui è nata la rete del vantaggio viola firmata Cabral, autore del più classico tap-in, è lui a riportare la gara sui giusti binari vanificando lo sforzo di Velde e rimettendo avanti di una rete la sua squadra. La speranza, adesso, è che sia stato uno stop precauzionale: la Fiorentina ha più che mai bisogno dei suoi strappi, specie ora che la posta in palio è altissima. Segnano tutti, chi è stato mandato in campo dall’inizio - leggi Cabral, Gonzalez e Bonaventura -, ma anche il subentrato Ikoné, dopo essersi divorato una prima occasione. Pure per il francese contava sbloccarsi: adesso tocca a lui prendersi il finale di stagione. Il Lech, dal canto suo, ha provato ad opporre resistenza, salvo poi alzare bandiera bianca quasi subito, surclassato dal predominio viola. Sei i tiri in porta costruiti, in una gara assolutamente fisica, terminata con 14 falli incassati dai viola (contro i 6 del Lech): alla fine, ad avere la meglio è stata la tecnica, nonostante la giusta dose di sfortuna con cui la Fiorentina ha comunque dovuto fare i conti, con i due pali colpiti da Gonzalez prima e Brekalo poi. Alla girandola di reti non è riuscito a partecipare Jovic, che ora condivide il primato di gol in Conference (6) con il compagno di squadra Cabral: per lui ci sarà tempo tra sette giorni di provare a tentare lo strappo, ribadendo il proprio feeling con le competizioni internazionali.


Adesso, Firenze sogna davvero. Lo hanno gridato pure i tifosi arrivati fino in Polonia: «Oh, Italiano portaci in finale». Non è impossibile, anche se la strada da percorrere è lunga e ora più che mai c’è da restare concentrati. Anche in vista del campionato, perché l’assalto alle zone nobili della classifica è tutt’altro che finito. Si ricominci già lunedì sera, contro l’Atalanta, e la voglia è quella di far esplodere di gioia ancora una volta il Franchi, allungando ulteriormente la strscia di risultati positiva che dura oramai da due mesi. Il Lech, al primo quarto di finale della propria storia, orfano pure di Salamon, fermato dalla Uefa per tre mesi per la positività riscontrata ad un controllo antidoping, non è riuscito a chiudere il cerchio, strapazzato da una manovra viola asfissiante, di fronte alla quale, dopo 20 minuti è stato costretto a piegarsi, surclassato. La gioia, alla fine, è stata totale. Pure il presidente Commisso, collegato telefonicamente con lo spogliatoio viola, ha voluto ringraziare una volta di più i suoi ragazzi. Presto tornerà in Italia, per le gare più importanti della stagione.

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