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Fiorentina, per Milenkovic serve l’asta: ecco il prezzo fissato dalla dirigenza

Francesco Gensini
Fiorentina, per Milenkovic serve l’asta: ecco il prezzo fissato dalla dirigenza

Il difensore è in orbita Inter, ma Napoli e Juventus restano vigili. Non è il solo “big” a essere sul mercato in attesa dell’offerta giusta

05 luglio 2022
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FIRENZE. È stato finora (ed è) un mercato di entrate, ma presto la Fiorentina avrà da gestire anche quello in uscita come fonte non secondaria di introiti per alleggerire il monte degli investimenti che sta già diventando abbastanza consistente. Tutto ruota intorno a Milenkovic, il pezzo “pregiato” dei partenti, ancorché all’ultimo anno di contratto, poi a seguire Dragowski che è nella stessa situazione, quindi i prestiti di ritorno che non restano in viola.

Per il centrale serbo, pare esserci l’Inter nel destino, ma occhio a Juventus e Napoli che potrebbero approfittare del fatto che i nerazzurri devono vendere Skriniar prima di affondare il colpo su Milenkovic. Marotta ha bloccato il centrale serbo da settimane in un progetto che prevede la coppia con Bremer (Torino), ma i tempi si stanno allungando e sia i bianconeri che gli azzurri provano l’azione di disturbo. Inter, Juventus o Napoli, una cosa è certa: la Fiorentina chiede venti milioni per privarsi del proprio calciatore e non scenderà sotto i quindici. Chi lo vuole sa come regolarsi. Poi, è chiaro, Martinez Quarta riguadagnerà posizioni nelle gerarchie, ma servirà comunque un sostituto fort. Ecco perché da Marlon a Senesi fino a Alderete. Capitolo-Dragowski.

Scadenza contratto 2023 anche per il portiere polacco, ma ormai è condizione nemmeno fondamentale dopo l’arrivo di Gollini: cessione era e cessione sarà, ma non a prezzo di saldo. C’è una pretendente forte per il portiere polacco che è l’Espanyol, però il club di Barcellona è arrivato ad offrire quattro milioni contro i sette chiesti dalla Fiorentina. Insomma, c’è ancora da lavorarci prima di chiudere l’affare che, al di là di tutto, garantirà un ritorno economico ai viola. Lo stesso ritorno che la società di Commisso si attende dai prestiti rientrati alla base. Zurkowski in questo caso è il capofila, grazie alla buona stagione disputata a Empoli e proprio con gli azzurri del presidente Corsi c’è un discorso non più limitato al riscatto (4,5 milioni per l’Empoli, 6 milioni il controriscatto a disposizione della Fiorentina) che ormai non sarà più esercitato, bensì allargato a un’operazione più ampia coinvolgendo Nedim Bajrami.

L’intesa va a rilento e quindi si è inserito il Bologna, ugualmente interessato al centrocampista polacco: un intreccio a tre che può riservare un finale forse inatteso. Si diceva dei prestiti che hanno fatto ritorno a Firenze, ma che non rientrano nei programmi di Italiano: proprio il Bologna si è fatto avanti su Kouame per rinforzare l’attacco e su Ranieri per garantirsi viceversa un’alternativa sulla fascia sinistra della difesa. Rimangono Benassi e Pulgar, due nomi non “banali” nell’organico attuale: il mediano che torna dall’Empoli proverà a convincere Italiano a concedergli un’altra occasione sfruttando il ritiro di Moena, mentre per il centrocampista cileno si guarda ancora all’estero dopo l’esperienza non felice al Galatasaray e per lui ci sono i brasiliani del Corinthians alla finestra. 

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