Laurea honoris causa a Roberto Bolle all’Università di Firenze
L’étoile della Scala premiato per il valore comunicativo della danza e il legame con la città
FIRENZE Firenze, la città dove l’arte parla ancora tutte le lingue, domani consegnerà a Roberto Bolle una laurea magistrale honoris causa in “Pratiche, linguaggi e culture della comunicazione”. Un riconoscimento che va oltre la danza, e che abbraccia l’idea del corpo come veicolo universale di cultura e relazione.
La cerimonia si terrà martedì 28 ottobre, alle 10.30, nell’Aula Magna dell’Università di Firenze in piazza San Marco. A consegnare il titolo sarà la rettrice Alessandra Petrucci, insieme al direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia Simone Magherini, al presidente della Scuola di Studi Umanistici Giovanni Zago e alla prorettrice alla Didattica Ersilia Menesini. La laudatio accademica sarà affidata a Benedetta Baldi, docente di Didattica delle lingue moderne.
L’Ateneo fiorentino onora così l’étoile dal 2004 del Teatro alla Scala di Milano, interprete che ha calcato i palcoscenici più prestigiosi del mondo – dall’American Ballet Theatre di New York al Balletto dell’Opéra di Parigi, dal Bol’šoj di Mosca al Mariinskij-Kirov di San Pietroburgo, fino al Royal Ballet di Londra. Non solo per la sua carriera artistica, ma per ciò che la sua figura rappresenta: un dialogo costante tra corpo e linguaggio, tra arte e comunità.
La motivazione parla chiaro: la laurea è conferita a Bolle per «l’impegno appassionato nell’esaltare la capacità comunicativa della danza», che lo ha reso «interprete di una concezione dell’arte come veicolo di cultura, emozioni e socialità», attribuendogli «un ruolo centrale nel processo di crescita culturale e artistica del nostro Paese». Il riconoscimento, aggiunge l’Ateneo, vuole anche sottolineare il suo «continuativo rapporto con Firenze», città che più volte lo ha accolto sul palcoscenico del Maggio Musicale Fiorentino e nei progetti di formazione legati alla danza e ai giovani.
Al termine della cerimonia, Bolle terrà una lectio magistralis dal titolo «Il corpo come linguaggio: esperienze, valori e visione di una vita plasmata dalla danza». Un racconto personale e professionale che promette di intrecciare il rigore della disciplina con la forza espressiva di un’arte capace di farsi parola.
«Il corpo è il nostro primo alfabeto – dirà Bolle –. Comunica prima ancora che impariamo a parlare. La danza è la sua grammatica più profonda». La cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ateneo. Un modo per aprire virtualmente le porte dell’Aula Magna a chi, da ogni parte del Paese, vorrà assistere a un momento che unisce arte, sapere e gratitudine.
